La carica dei 115 ai Summer games
Al via oggi a Ginevra i giochi nazionali estivi dedicati alle persone con disabilità mentale. Disputati ogni quattro anni, mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla valorizzazione, l’accettazione e l’integrazione delle persone affette da questo di
Da oggi a domenica Ginevra ospita i Giochi nazionali dedicati alle persone con disabilità mentale. E tra i 1’600 iscritti nelle 13 discipline c’è una folta delegazione dalla Svizzera italiana.
Prima ancora di partecipare, hanno già vinto tutti. Poi andranno anche a caccia di medaglie, ma la presenza costituisce già di per sé un successo personale per ognuno degli atleti che fino a domenica prenderanno parte ai National Summer Games. E c’è da scommettere che ai milleseicento sportivi impegnati da oggi a Ginevra, il motto degli Special Olympics – “Let me win. But if I cannot win, let me be brave in the attempt” (“Che io possa vincere. Ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”) – calzi a pennello. Ce le metteranno tutte, le forze, questi atleti speciali – 115 dalla Svizzera italiana – che si affronteranno in tredici discipline in diversi luoghi della città sul Lemano, anche nella centrale Plaine de Plainpalais. La federazione svizzera di Special Olympic è nata nel 1995 e i National Games estivi e invernali, che sono l’appuntamento principale per sportivi con disabilità mentale, hanno un doppio scopo. Da un lato, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla visione di Special Olympics, ossia la valorizzazione, l’accettazione e l’integrazione delle persone con disabilità mentale. Dall’altro, offrire agli atleti una piattaforma dove possano mostrare al pubblico ciò che sono in gradi di dare, condividere con persone affini la gioia nel praticare sport, e possano superare sé stessi ed essere festeggiati per questo. I National Games (che nel 2000 si svolsero ad Airolo) sono inoltre la porta d’accesso ai World Games. È infatti necessario prendervi parte, per poter ambire a essere scelti per i giochi internazionali. La qualificazione non avviene in base alla prestazione sportiva: l’altra sola condizione per essere selezionati dalla commissione sportiva di Special Olympics è infatti l’allenamento regolare nella propria disciplina.
Medaglie alla portata di tutti
La caratteristica di Special Olympics unica nel suo genere, è il principio del ‘divisioning’; che consente a tutti, indipendentemente dalla disabilità, di avere una reale possibilità di conquistare una medaglia. Questa filosofia permette agli atleti di ogni livello di partecipare a gare eque. Nessuna eliminatoria, ma competizioni in gruppi di livelli diversi; strutturate in modo che ci si misuri con rivali di pari valore. Un secondo elemento centrale all’interno del movimento Special Olympic è l’‘advencement’, in base al quale si inizia a gareggiare prima in ambito locale/regionale, poi nazionale e via di seguito; e gli atleti di ogni grado di capacità godono delle stesse opportunità di avanzare. I World Games, come le Olimpiadi, si svolgono alternativamente ogni quattro anni (in anni dispari) e costituiscono l’evento di maggior portata di Special Olympic. I prossimi giochi estivi si terranno a marzo 2019 ad Abu Dhabi; quelli invernali nel 2021, in luogo da stabilire.