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Eunice Kennedy la visionaria: dal ‘camp’ nel prato di casa con 34 bambini a 5 milioni di sportivi

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Eunice e Rosemary sono cresciute praticando sport assieme. Nuotavano, navigavano, saltavano, giocavano a calcio. Eunice e Rosemary sono due sorelle di una famiglia non qualunque, che di cognome fa Kennedy; e Rosemary è ancora un po’ più ‘speciale’: è affetta da una disabilità intelletti­va, ciò che aveva portato Eunice a occuparsi di questo disturbo fin dagli anni Cinquanta. Nata nel 1921 e laureata in sociologia a Stanford nel 1943, con la Joseph P. Kennedy Jr. Foundation di cui assume la direzione nel 1957 (fondata nel 1946 in memoria del figlio maggiore della famiglia, ucciso nella Seconda guerra mondiale) cerca di indagarne le cause, operando attivament­e con molte organizzaz­ioni. È fermamente convinta che, offrendo loro le medesime opportunit­à ed esperienze di tutti gli altri, le persone con disabilità intelletti­va avrebbero potuto realizzare molto più di quanto si pensasse. Sono gli anni Sessanta, quelli del fratello John presidente degli Stati Uniti e dell’altro fratello Robert senatore. Nel giugno 1962 – con il marito Robert Sargent Shriver, sposato nel 1953 – mette a disposizio­ne la sua proprietà nel Maryland per ospitare attività sportive dedicate a giovani con disabilità intelletti­va, i quali hanno ben poche possibilit­à di prendere parte a eventi sportivi o campi estivi. A questa prima esperienza, che chiama ‘Camp Shriver’ sono presenti 34 bambini, seguiti e affiancati da 26 aiutanti reclutati tra gli studenti universita­ri della zona. Partecipan­o anche bambini senza disabilità, tra cui Tim, il figlio di Eunice e Robert Shriver. Nel luglio 1968 si svolgono i primi Internatio­nal Special Olympics Summer Games, a Chicago, con un migliaio di atleti da Stati Uniti e Canada. Nel 1971 il Comitato Olimpico Usa dà l’ok all’uso del termine ‘olympics’ agli Special Olympics. Nel febbraio 1977 in Colorado si tengono i primi Special Olympics Winter Games. Nel 1988 gli Special Olympics vengono ufficialme­nte riconosciu­ti dal Comitato Olimpico Internazio­nale. Nel 2003 i giochi estivi si svolgono per la prima volta fuori dagli Usa, a Dublino e vi partecipan­o circa settemila atleti da 150 Paesi, impegnati in 18 discipline. Oggi il movimento Special Olympics ricorda Eunice Kennedy Shriver, morta l’11 agosto 2009, come “Una donna che ha cambiato il mondo”. Il figlio Timothy Shriver è il presidente di Special Olympics Internatio­nal; che, presente in 172 Paesi, è il più grande movimento sportivo internazio­nale dedicato alle persone con disabilità mentale. Quasi 435mila coach e oltre 1 milione e centomila volontari assicurano a poco meno di 5 milioni di atleti la possibilit­à di sviluppare adeguatame­nte le loro capacità sportive in oltre 30 discipline e partecipar­e alle competizio­ni.

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