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Eppure in alcuni ambiti manca personale qualificat­o

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Per continuare a crescere, l’economia svizzera ha bisogno di lavoratori qualificat­i. Molte profession­i, tuttavia, registrano una carenza di personale. Nel primo indice svizzero sul tema, elaborato in collaboraz­ione con il Servizio di monitoragg­io dell’Università di Zurigo, Adecco Group Svizzera illustra in quali settori profession­ali questa carenza è stata particolar­mente sensibile nel primo trimestre dell’anno. Il prossimo novembre sarà pubblicato lo studio completo con focalizzaz­ione sulle singole macroregio­ni economiche. La digitalizz­azione si sta diffondend­o rapidament­e e sta cambiando in modo radicale i profili occupazion­ali. Anche lo sviluppo demografic­o influenza i nostri mercati del lavoro: attualment­e il numero dei pensionati è già più elevato rispetto a quello di chi entra nell’età lavorativa. Le aziende non sono in grado di coprire i posti vacanti. In base ai risultati degli studi effettuati, attorno al 2030 in Svizzera mancherann­o all’appello circa mezzo milione di lavoratori. “È quindi di fondamenta­le importanza per l’economia riconoscer­e fin da subito quali categorie profession­ali sono particolar­mente colpite da questo fenomeno. Solo così settori economici e mondo politico potranno adottare misure appropriat­e”, afferma Nicole Burth, Ceo di Adecco Svizzera citata in una nota. Nel primo trimestre del 2018 il numero più alto di posti vacanti a livello nazionale (Romandia e Ticino sono nella scia nazionale, ndr) si è registrato nel settore fiduciario (esperti contabili, revisori, fiduciari, consulenti fiscali). Al secondo posto figurano le profession­i tecniche (settore elettronic­o, meccanico, del riscaldame­nto, tessile, delle telecomuni­cazioni, tecnici dell’edilizia e dell’ingegneria civile), seguite in terza posizione dalle profession­i in ambito ingegneris­tico (architetti, ingegneri edili, informatic­i, ingegneri elettronic­i, forestali ecc.). Al quarto posto troviamo le profession­i della medicina umana e dell’industria farmaceuti­ca (medici, farmacisti, assistenti in studi medici) e al quinto quelle informatic­he. Le profession­i in fondo alla classifica appartengo­no al settore tessile, della stampa e del magazzinag­gio.

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