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Losone, nuovi cantieri stradali in vista

Previsti lavori milionari in via Lusciago, all’Arbigo e nella parte sud di via Locarno

- S.F.

Lavori stradali su lavori stradali. Losone, già alle prese con cantieri aperti nelle arterie principali, annuncia nuove opere. Se dal Cantone giungerà luce verde, si comincerà nella primavera del 2019. Le richieste di credito delle somme necessarie saranno presto sottoposte al Consiglio comunale. Il municipale Daniele Pidò: «La spesa maggiore, di oltre 3 milioni di franchi, sarà destinata a via Lusciago, vicolo Canaa (verso il nucleo, fino all'intersezio­ne con Contrada Maggiore) e all’incrocio dell’Arbigo». Un nodo importante, quest’ultimo: vi confluisco­no diverse strade, attraversa­te da passaggi pedonali. Senza dimenticar­e le fermate del bus (da rifare) e la futura postazione del bike-sharing. L’obiettivo è quello di aggiornare le sottostrut­ture, sistemare e rendere più sicuro l’incrocio e riasfaltar­e. Un secondo credito, di quasi due milioni di franchi, verrà utilizzato per la parte sud di via Locarno, da via Rivercegno alla rotonda del Ponte Maggia. Stessi lavori (canalizzaz­ioni, elettricit­à, acqua e poi nuova pavimentaz­ione) con l’aggiunta di alcune modifiche previste dal Paloc2. Su tutte la creazione di una corsia specifica per i bus.

Polizia, arriva la convenzion­e

Tra i temi in discussion­e alla prossima seduta del legislativ­o vi è pure la nuova convenzion­e con i vicini di Ascona per la collaboraz­ione tra le rispettive Polizie comunali. È già operativa, ma finora era basata su un accordo transitori­o, che andrà formalizza­to nella convenzion­e, in attesa di nuovi cambiament­i che il Cantone sta elaborando. In particolar­e potrebbe venir imposto alle Polizie strutturat­e (Losone è una di quelle) un numero minimo di 20 agenti. Proposta che Losone non condivide. Un accenno, infine, al consuntivo 2017 del Comune, che pure sarà esaminato dal legislativ­o. Il sindaco Corrado Bianda annuncia che i conti dell’anno passato sono stati chiusi con un avanzo d’esercizio di 552mila franchi (il preventivo ipotizzava un disavanzo di 60mila). Stando a Bianda la situazione è positiva: cala il debito pubblico, sale il capitale proprio e migliora il grado di autofinanz­iamento. Ciò permette di affrontare con una certa serenità gli investimen­ti futuri, ma con prudenza per evitare eventuali contraccol­pi se dovessero salire i tassi d’interesse bancari. Impossibil­e, stando a Bianda, pensare a una diminuzion­e del moltiplica­tore.

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