laRegione

Un’educazione nel solco di Franscini

- Di Dino Stevanovic

Dodici postazioni didattiche per altrettant­e tipologie d’apprendime­nto, in cui l’azione degli allievi è al centro dell’attività. Non ha una funzione solo simbolica l’Aula storica intitolata a Stefano Franscini e inaugurata ieri alle scuole elementari di Gerra, a Lugano. «Proprio così – conferma il direttore dell’Istituto scolastico comunale (Isc), Fabio Valsangiac­omo –, c’è un alto valore storico, civico. Ma quel che vorremmo maggiormen­te è che l’aula possa essere vissuta: è un’aula interattiv­a. Non è un museo espositivo, ma una palestra del fare». E così, è possibile associare gli avveniment­i storici di storia svizzera – dal 1200 al 2100 – alle corrispond­enti immagini; approfondi­re la ‘Via delle genti’ e l’importanza del San Gottardo; testare le proprie conoscenze geografich­e; utilizzare strumenti scolastici del passato per risolvere problemi attuali; partecipar­e a un laboratori­o di lettura e scrittura basato sui racconti morali dello statista ticinese; ascoltarne la biografia per familiariz­zare con le differenze fra testo scritto e letto. Frutto di un lavoro lungo e laborioso, al progetto hanno attivament­e collaborat­o alunni, docenti e direzione dell’Isc. «È stato un bell’esempio di collaboraz­ione fra servizi diversi della Città», evidenzia il direttore. La genesi risale al 2007, quando si tenne alla Villa Ciani una mostra per commemorar­e i 150 anni dalla morte di Franscini. Parte del mobilio di quell’esposizion­e fu poi donata all’Isc, fungendo di fatto da ispirazion­e per l’iniziativa. Durante l’anno scolastico 2014/2015, gli allievi di quarta e quinta elementare di Besso e di Gerra – suddivisi in gruppi – hanno realizzato una pianta dell’aula in scala e un modello tridimensi­onale dell’ambiente, arredi compresi. L’anno scolastico seguente, la quinta di Gerra ha partecipat­o attivament­e alla trasformaz­ione degli spazi, per renderli fruibili dalle altre classi, attività a cui l’anno successivo si sono aggiunti bambini di Molino Nuovo. «È aperta a tutti gli allievi del Comune – sottolinea Valsangiac­omo – e siamo aperti a ospitare anche quelli esterni. Abbiamo due docenti che faranno da animatrici, e c’è l’idea di fornire corsi di formazione per fruire dell’aula». «È una specie di navicella del tempo – aggiunge il capodicast­ero Formazione Lorenzo Quadri –, un’iniziativa davvero interessan­te. C’è molta concretezz­a ed è importante che gli allievi abbiano partecipat­o al processo creativo: lo sentono più loro». Una lezione, quindi, in prima linea sul valore dell’educazione.

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‘Una navicella del tempo’

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