La risposta locale per essere ancora ... ‘fashion’
A Stabio ci credono. Credono che il settore dell’abbigliamento oggi abbia ancora la sua da dire. Tant’è che si è aperta la porta a una iniziativa come ‘Fashion Innovation Hub’, che riunisce istituzioni, enti di formazione e ricerca e attori economici. Anche ieri, ospiti del Comune, erano una ventina le aziende iscritte a un incontro voluto per riflettere sulle trasformazioni che il mondo digitale sta portando all’interno l’impresa. Una rivoluzione, quella della digitalizzazione, che influisce su vari ambiti dell’universo che muove attorno alla moda. Ecco perché, si è fatto capire, per non essere surclassati occorre agire. Anzi, reagire. Come hanno fatto, ad esempio, alla Hugo Boss, che ha la sua base creativa a Coldrerio, o alla Vf International di Stabio (vedi a lato). Sono stati gli stessi dirigenti dei due gruppi internazionali a testimoniare come si è applicato il cambiamento, introducendo le piattaforme digitali o l’automazione all’interno del sistema gestionale interno o trasferendolo sui modelli produttivi. Documenti filmati e risultati alla mano Ivano Pellegrini e Vincenzo Laudano per la Hugo Boss e Bhavesh Naik per la Napapijri (marchio del gruppo Vf) hanno mostrato come è possibile adeguarsi ai tempi che corrono.
‘Un settore importante’
A proposito di istituzioni, il Municipio di Stabio dimostra di far affidamento sulla spinta innovativa che giunge proprio dalle industrie presenti nel territorio del distretto. «Per noi – ha motivato il sindaco Simone Castelletti, che ieri ha dato il benvenuto ai responsabili riuniti nella sala del Consiglio comunale – il settore della moda è estremamente importante. E questo sia in termini finanziari che di posti di lavoro qualificati. Quindi – ha ribadito – nel nostro piccolo cerchiamo di creare le condizioni necessarie alle aziende per operare». Come nel caso dell’‘hub’ della moda. Uno strumento con il quale si cerca di fare quadrato e rispondere alle sfide, ardue, poste dalla modernità.