Un passo indietro per ripensarsi
Domenica 3 giugno va in scena la 72ª edizione, forse l’ultima nel formato conosciuto. Prati: ‘Serve un ripensamento’.
Godiamoci la 72ª edizione, del doman non v’è certezza. È questo, in sintesi, quanto scaturito dalle parole del presidente del Vc Lugano Andrea Prati in occasione della presentazione del Gp Città Lugano, in programma domenica 3 giugno. L’appuntamento cittadino con il ciclismo che conta non sparirà, ma nel corso dei prossimi mesi potrebbe essere profondamente ripensato per trovare nuove formule e nuovi lidi verso cui metter prua.
Tra i favoriti per il successo il portoghese Alberto Rui Costa
«Quest’anno – ha confermato Prati – si torna alle origini. Dopo due anni nei quali la corsa ha fatto parte della Hors catégorie (il secondo livello di eccellenza su scala mondiale) e dopo aver cullato il sogno del grande salto nel circuito del World Tour, un po’ a malincuore ma con grande lucidità abbiamo chiesto all’Uci di poter fare un passo indietro e inserirci nella categoria 1.1. Una scelta dettata da un calendario internazionale sempre più affollato di corse con montepremi e strutture organizzative superiori alle nostre possibilità. Per poter rimanere nella Hors catégorie l’Uci richiedeva la presenza di almeno 20 squadre, 18 delle quali appartenenti alle categorie World Tour e Professional. Già a partire dalla scorsa estate abbiamo sollecitato tutti i gruppi sportivi affinché aderissero alla nostra corsa, ma praticamente tutti hanno risposto picche perché impegnate in altre competizioni. Ci siamo così resi conto che raggiungere il limite delle 18 squadre era praticamente impossibile. Preso coscienza della realtà, abbiamo deciso di compiere un passo indietro». Si tratta di capire, in buona so-
stanza, se il santo vale ancora la candela. Un’analisi che verrà portata avanti nelle prossime settimane, comunque prima del 15 giugno data nella quale il Vc Lugano dovrebbe confermare all’Uci la riservazione della data per l’edizione 2019. Sembra di capire che il Gp Città di Lugano non scomparirà, ma potrebbe assumere una nuova formula. Prima di pensare al futuro, comunque, c’è da portare a termine l’edizione 2018... «Torniamo a un livello più umano e più consono alla nostra capacità organizzativa che spero venga di nuovo riconosciuta come professionale, ma non professionista». Alla prova di inizio giugno prenderanno parte due squadre World Tour (Bahrain e Uae Emirates), 6 di Professional (Androni, Bardiani, Gazprom, Israel Academy, Nippo Vini Fantini e Wilier Triestina), con le rimanenti otto squadre appartenenti alla Continental. I nomi di spicco appartengono soprattutto dalla Emirates con al via il tre volte vincitore del Tour de Suisse, il portoghese Rui Costa, lo sloveno Jan Polanc (due successi di tappa al Giro) e il colombiano Darwin Atapuma (vincitore nel 2016 della frazione di Carì al TdS). Tra gli altri nomi da tenere d’occhio, quelli dello spagnolo Ivan Garcia, degli italiani Marco Frappoprti (secondo a Lugano nel 2017), Enrico Barbin, Jacopo Mosca (spesso in fuga nel Giro d’Italia in corso di svolgimento) e quelli dei “vecchi” Matteo Busato, Filippo Pozzato e Damiano Cunego. Al via anche un ticinese, il mendrisiense Lorenzo Delcò, inserito nella Biesse Carrera. Due parole pur sul percorso, rimasto invariato rispetto allo scorso anno. I corridori dovranno percorrere complessivi 185,6 km, frutto di 8 giri di un tracciato di 23,2 km. Partenza e arrivo in via Vela. Come ha precisato Elio Calcagni, responsabile per il percorso, il dislivello totale sarà di 3’200 metri, simile a una tappa importante di un grande giro. Appena 5 i km di pianura che andranno a congiungere la salita verso Agra (subito dopo il via) con quella della Risciana - Bora da Besa che anticipa il finale. Importante, come d’abitudine, il capitolo legato alla sicurezza. Oltre agli avvisi “preventivi”, comunicati stampa, posa di 80 cartelloni informativi lungo il percorso e distribuzione ai fuochi interessati di un flyer esplicativo, il giorno della gara saranno impiegate 180 persone tra militi della protezione civile, agenti di polizia e volontari.