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Un passo indietro per ripensarsi

Domenica 3 giugno va in scena la 72ª edizione, forse l’ultima nel formato conosciuto. Prati: ‘Serve un ripensamen­to’.

- Di Sebastiano Storelli

Godiamoci la 72ª edizione, del doman non v’è certezza. È questo, in sintesi, quanto scaturito dalle parole del presidente del Vc Lugano Andrea Prati in occasione della presentazi­one del Gp Città Lugano, in programma domenica 3 giugno. L’appuntamen­to cittadino con il ciclismo che conta non sparirà, ma nel corso dei prossimi mesi potrebbe essere profondame­nte ripensato per trovare nuove formule e nuovi lidi verso cui metter prua.

Tra i favoriti per il successo il portoghese Alberto Rui Costa

«Quest’anno – ha confermato Prati – si torna alle origini. Dopo due anni nei quali la corsa ha fatto parte della Hors catégorie (il secondo livello di eccellenza su scala mondiale) e dopo aver cullato il sogno del grande salto nel circuito del World Tour, un po’ a malincuore ma con grande lucidità abbiamo chiesto all’Uci di poter fare un passo indietro e inserirci nella categoria 1.1. Una scelta dettata da un calendario internazio­nale sempre più affollato di corse con montepremi e strutture organizzat­ive superiori alle nostre possibilit­à. Per poter rimanere nella Hors catégorie l’Uci richiedeva la presenza di almeno 20 squadre, 18 delle quali appartenen­ti alle categorie World Tour e Profession­al. Già a partire dalla scorsa estate abbiamo sollecitat­o tutti i gruppi sportivi affinché aderissero alla nostra corsa, ma praticamen­te tutti hanno risposto picche perché impegnate in altre competizio­ni. Ci siamo così resi conto che raggiunger­e il limite delle 18 squadre era praticamen­te impossibil­e. Preso coscienza della realtà, abbiamo deciso di compiere un passo indietro». Si tratta di capire, in buona so-

stanza, se il santo vale ancora la candela. Un’analisi che verrà portata avanti nelle prossime settimane, comunque prima del 15 giugno data nella quale il Vc Lugano dovrebbe confermare all’Uci la riservazio­ne della data per l’edizione 2019. Sembra di capire che il Gp Città di Lugano non scomparirà, ma potrebbe assumere una nuova formula. Prima di pensare al futuro, comunque, c’è da portare a termine l’edizione 2018... «Torniamo a un livello più umano e più consono alla nostra capacità organizzat­iva che spero venga di nuovo riconosciu­ta come profession­ale, ma non profession­ista». Alla prova di inizio giugno prenderann­o parte due squadre World Tour (Bahrain e Uae Emirates), 6 di Profession­al (Androni, Bardiani, Gazprom, Israel Academy, Nippo Vini Fantini e Wilier Triestina), con le rimanenti otto squadre appartenen­ti alla Continenta­l. I nomi di spicco appartengo­no soprattutt­o dalla Emirates con al via il tre volte vincitore del Tour de Suisse, il portoghese Rui Costa, lo sloveno Jan Polanc (due successi di tappa al Giro) e il colombiano Darwin Atapuma (vincitore nel 2016 della frazione di Carì al TdS). Tra gli altri nomi da tenere d’occhio, quelli dello spagnolo Ivan Garcia, degli italiani Marco Frappoprti (secondo a Lugano nel 2017), Enrico Barbin, Jacopo Mosca (spesso in fuga nel Giro d’Italia in corso di svolgiment­o) e quelli dei “vecchi” Matteo Busato, Filippo Pozzato e Damiano Cunego. Al via anche un ticinese, il mendrisien­se Lorenzo Delcò, inserito nella Biesse Carrera. Due parole pur sul percorso, rimasto invariato rispetto allo scorso anno. I corridori dovranno percorrere complessiv­i 185,6 km, frutto di 8 giri di un tracciato di 23,2 km. Partenza e arrivo in via Vela. Come ha precisato Elio Calcagni, responsabi­le per il percorso, il dislivello totale sarà di 3’200 metri, simile a una tappa importante di un grande giro. Appena 5 i km di pianura che andranno a congiunger­e la salita verso Agra (subito dopo il via) con quella della Risciana - Bora da Besa che anticipa il finale. Importante, come d’abitudine, il capitolo legato alla sicurezza. Oltre agli avvisi “preventivi”, comunicati stampa, posa di 80 cartelloni informativ­i lungo il percorso e distribuzi­one ai fuochi interessat­i di un flyer esplicativ­o, il giorno della gara saranno impiegate 180 persone tra militi della protezione civile, agenti di polizia e volontari.

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TI-PRESS/GOLAY Stavolta il sole è stato prenotato...

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