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Voglia di saper ascoltare: una dote importante per un sindaco

- Di Roberto Stoppa, economista

Mancano pochi giorni e Mendrisio avrà un nuovo sindaco. Chi, fra Cavadini e Romano, sarà eletto è ancora difficile da dire. C’è ancora molta incertezza. Ho seguito Cavadini in alcuni suoi momenti di campagna elettorale e sono stato colpito da alcuni punti che mi preme evidenziar­e. Un primo elemento che ho percepito è la sua minuziosit­à nel saper ascoltare anche il più umile dei cittadini. Quello che ho notato è che Cavadini non si limita ad ascoltare per il semplice fatto di ricevere un voto in più. No! Lo fa perché è nella sua indole. Sentire le voci che vengono dal basso per costruire e organizzar­e qualche cosa che va a beneficio di tutta la popolazion­e, oltre ad essere un importante valore aggiunto, è la base per concretizz­are nuove idee e una via moderna per portare a termine nuovi progetti. Un secondo elemento che mi ha molto colpito è la visione che Cavadini ha della cosa pubblica e in particolar­e della sua Mendrisio. In ogni suo discorso ha sempre messo al centro Mendrisio con le sue cittadine e i suoi cittadini e i suoi nuovi quartieri. Anche in questo caso non l’ha fatto perché in campagna elettorale bisogna fare così. No! È il suo stato d’animo che è così. Una persona attaccata al suo territorio con tanta voglia di fare cose belle assieme a tutti, per tutti e per le generazion­i future. Cavadini è inoltre stato capace di criticare le cose che non gli piacciono. Un esempio è lo svincolo autostrada­le di Mendrisio: per lui (ma credo anche per gran parte della popolazion­e del Mendrisiot­to) si tratta di un brutto vecchio progetto e, se avesse potuto decidere cosa proporre, nel progetto stradale avrebbe senza ombra di dubbio dato la precedenza agli elementi che hanno segnato il territorio del Mendrisiot­to nella sua lunga storia (i collegamen­ti per la mobilità lenta, il verde, la ricucitura urbana dei quartieri – attualment­e sembra di vivere ai tempi della Berlino Est e della Berlino Ovest quando il muro divideva la città; qua, a dividere Mendrisio Est da Mendrisio Ovest, sono invece le brutte paratie fonoassorb­enti). È vero! Un sindaco da solo non può fare miracoli e non tutte le cose che proporrà potranno essere realizzate. Ma sapere che qualcuno è in grado di ascoltare anche le persone più umili, di voler bene al territorio, di voler proporre nell’interesse di tutti i cittadini, è già una bella dote per un sindaco. Mi auguro che entro domenica 27 maggio almeno l’80% di tutte le cittadine e tutti i cittadini di Mendrisio aventi diritto di voto esprima la propria preferenza per uno dei due candidati.

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