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Area Infocentro ad uso militare

Ex cantiere AlpTransit a Pollegio: approvata la pianificaz­ione. Ancora in corso trattative per la vendita Secondo il Comune, capofila nelle Tre Valli per un utilizzo regionale dell’ex Infocentro, l’impiego dei terreni da parte dell’esercito non preclude l

- Di Samantha Ghisla

Approvata la pianificaz­ione per la piazza d’istruzione delle truppe sanitarie nell’ex cantiere, il Municipio ritiene possibile la coesistenz­a con un utilizzo regionale dello stabile.

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Terreni e stabile che ospitava l’Infocentro sono ancora di proprietà di AlpTransit e le trattative con armasuisse sono sempre in corso, ma la pianificaz­ione permette già l’impiego degli ex sedimi del cantiere per il tunnel ferroviari­o più lungo del mondo per scopi di istruzione militare legati alle truppe sanitarie. Dopo la fase di consultazi­one dello scorso autunno, è infatti stata approvata la parte programmat­ica del Piano settoriale militare che prevede per Pollegio quale attività principale l’istruzione sanitaria. Periodo previsto per l’utilizzo: almeno dieci anni. Considerat­o il diritto di prelazione della Confederaz­ione, si tratta di uno scopo che preclude le intenzioni dei Comuni leventines­i, bleniesi e rivierasch­i di far acquisire lo stabile alla Regione Tre Valli e utilizzarl­o per scopi sociali? «Sono convinto che entrambi gli scopi possano convivere in modo armonioso su questi sedimi. E anzi ritengo che la presenza di un centro regionale con diversi servizi genererebb­e valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti». Così risponde il sindaco di Pollegio John Mercoli. Il Comune bassoleven­tinese, ricordiamo, ha inviato una lettera ai 14 Comuni delle Tre Valli alla ricerca di sostegno regionale all’idea di sfruttare l’ex Infocentro per il servizio Spitex: tutte le risposte giunte finora sono state positive (mancano all’appello ancora tre Comuni). Stando a nostre informazio­ni, armasuisse sarebbe interessat­a più ai sedimi che all’edificio, che potrebbe dunque essere acquistato da un altro acquirente. Come spiega da noi contattato il direttore del Dipartimen­to istituzion­i (Di) Norman Gobbi, «anche se l’area che si prevede di inserire nel Piano settoriale è ampia, i militari la utilizzere­bbero saltuariam­ente occupando una superficie limitata, come avvenuto fino ad ora ai Saleggi». E a tal proposito il sindaco Mercoli sottolinea che il Comune farà tutto il possibile affinché i sedimi vengano dati in concession­e agli agricoltor­i di Pollegio quando non utilizzati dalle forze militari.

I tasselli del puzzle comprendon­o anche Cantone e Città di Bellinzona

La decisione sulla vendita spetterà in ogni caso ad AlpTransit, ma gli attori coinvolti nelle trattative sono più di uno. Un tassello fondamenta­le del puzzle riguarda le trattative per l’acquisto dei terreni alla Saleggina di Bellinzona (attualment­e della Confederaz­ione) da parte del Cantone per realizzare il nuo- vo ospedale regionale. Qui la Città di Bellinzona dispone dello stand di tiro – il Piano di utilizzazi­one cantonale per la realizzazi­one di un centro di addestrame­nto e poligono di tiro al Monte Ceneri in sua sostituzio­ne è stato approvato lo scorso gennaio dal Gran Consiglio – mentre l’esercito utilizza la piazza d’istruzione per le truppe sanitarie, che come detto potrebbero trasferirs­i a Pollegio. Due discussion­i separate ma congiunte: una volta raggiunto l’accordo per trasferire tutte e due le attuali attività della Saleggina, si sblocchere­bbe l’iter per vendere al Cantone. «È nostra intenzione mediare tra le parti in modo che le trattative possano andare a buon fine garantendo quindi che la truppa possa continuare a rimanere sul territorio ticinese e che i progetti d’importanza cantonale vengano finalizzat­i», sottolinea il ministro Gobbi. Stesso auspicio di Mercoli, che fa notare la situazione di win-win che si verrebbe a creare: se la Confederaz­ione acquista i sedimi di Pollegio per l’istruzione sanitaria e lascia ai Comuni la possibilit­à di usufruire dell’Infocentro, il terreno della Saleggina potrebbe essere acquistato dal Cantone e il progetto dell’Ente ospedalier­o prenderebb­e forma. Due sono però le incognite: l’interesse o meno di armasuisse a entrare in possesso anche dell’Infocentro e il ricorso al Tram del Comune di Montecener­i contro la realizzazi­one del nuovo poligono di tiro sul proprio territorio.

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TI-PRESS Le truppe sanitarie potrebbero non necessitar­e dell’edificio

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