Ma a volte più che lo Stato si vuole controllare il vicino di casa
Non sono solo rose. Ci sono anche le spine che pungono la sfera privata. Difficoltà note sin dall’inizio, che si ripropongono anno dopo anno. La presenza nei documenti anche di dati personali “comporta la ponderazione di interessi divergenti” si osserva nel rapporto sull’applicazione della Lit. Da una parte vi è la richiesta legittima di trasparenza, giustificata dall’interesse pubblico, e dall’altra gli interessi privati (ma anche no) che “possono giustificare il mantenimento del segreto” a maggior ragione se coinvolta la sfera privata. Gli esempi non mancano, soprattutto in materia edilizia privata. Le autorità comunali in particolare – si precisa nel rapporto – si trovano a volte confrontate con richieste di accesso a informazioni contenenti dati personali, in situazioni di conflitto tra confinanti. Orbene, le stesse autorità hanno constato “che lo scopo delle domande non è quello di controllare l’attività dell’ente pubblico [che è poi l’obiettivo della legge, ndr] quanto piuttosto quella dei vicini di casa”... Questione complessa. Al momento, si legge nel rapporto, “non s’intravedono soluzioni che permettano di coniugare il principio di trasparenza con l’esigenza di evitare che la legge venga utilizzata a fini esclusivamente privati”. Che, pensandoci, è un po’ paradossale. Si fa un gran parlare di sfiducia fra cittadini e istituzioni, per poi scoprire che in realtà spesso la diffidenza è ‘orizzontale’, fra gli stessi cittadini che – non avendo magari grandi mezzi finanziari – devono sperare nella mediazione dello Stato, che esiste anche per questo. Per contro, si precisa nel rapporto 2017, rendere inaccessibile l’intera categoria dei documenti relativi all’edilizia privata “comprimerebbe molto il principio di trasparenza, sottrarrebbe al controllo del pubblico un settore sensibile, sarebbe un caso singolare a livello svizzero e andrebbe contro il principio della giurisprudenza” che si è espressa, appunto, in favore dell’accessibilità. Seppur valutando caso per caso. Perché non va dimenticato che legge è stata voluta, appunto, per garantire l’interesse pubblico e quindi la trasparenza degli incarti ufficiali. Eccezioni a parte.