Strade, educazione in primis
Dieci classi, 168 allievi fra i 10 e i 12 anni, otto postazioni che simulano situazioni reali e diversi agenti di polizia. Il tutto si è svolto ieri all’interno del padiglione Conza di Lugano. La città è infatti stata scelta per la quarta giornata ticinese di educazione stradale. Al termine degli esercizi pratici e teorici sono stati scelti Christian Cavallini (Scuole elementari Barbengo); Shaira Lovecchio (Sonvico); Daniel Grabanica (Airolo) e Lara Castelli (Quinto). Saranno loro a rappresentare la Svizzera ai campionati europei della Federazione internazionale dell’automobile previsti a Budapest dal 6 al 9 settembre. Alla giornata di ieri ha avuto un ruolo di primo piano la sezione Ticino del Touring club svizzero (Tcs), presente anche con rappresentanti nazionali. Vi hanno aderito le classi con sede ad Airolo, Ascona, Barbengo, Croglio, Lumino, Minusio, Morcote, Quinto e Sonvico. Gli allievi sono stati accompagnati dagli agenti dello speciale gruppo di educazione stradale della Polizia cantonale e delle Comunali di Ascona, Capriasca, Ceresio Sud, Chiasso, Lugano e Minusio. Gli educatori di polizia incontrano ogni anno circa quattromila allievi e le lezioni iniziano già all’asilo, per proseguire alle Elementari con l’insegnamento del modo giusto per attraversare la strada. Negli anni successivi, i bambini sono sensibilizzati sugli spostamenti in bici, sull’equipaggiamento necessario e sul regolare uso delle corsie di circolazione, delle piste ciclabili e delle ciclopiste. Nel 2017 in Svizzera, 1’367 giovani con meno di 15 anni, sono rimasti feriti o uccisi in incidenti stradali (12 morti, 226 feriti gravi e 1’129 leggeri). Prevenzione e sicurezza stradali cominciano però con l’esempio responsabile dei genitori e dal corretto comportamento degli utenti in presenza di bambini ai bordi della strada o intenzionati ad attraversarla.