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Fuori a Ginevra, ma il pericolo è Parigi

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«Oggi avevo una sola velocità e anche se in campo sapevo cosa dovevo fare, quando mi sento così, troppo debole, divento insicuro e per il mio avversario è tutto troppo facile». Sono le parole di un abbacchiat­o Stan Wawrinka dopo l’eliminazio­ne nei quarti di finale del torneo di Ginevra, di cui era duplice campione in carica. Convincent­e all’esordio sulla terra ginevrina contro lo statuniten­se Donaldson (57), il vodese non è riuscito a ripetersi ieri con l’ungherese Marton Fucsovics (60), impostosi 6-4 6-0 in poco più di un’ora. «Sapevo che sarebbe potuto succedere, devo accettarlo – ha proseguito il 33enne di Saint-Barthélemy, ancora a caccia della forma migliore dopo il lungo stop per problemi fisici –. Con gli automatism­i che stanno tornando e il nervosismo che poco a poco scompare, andrà sempre meglio». A dire il vero però di tempo al vincitore di tre tornei dello Slam non ne rimane molto, perché se è vero che la sconfitta nella città di Calvino non avrà grosse conseguenz­e (dovrebbe perdere 4 o 5 posizioni nella classifica Atp), un ko al primo turno del Roland Garros (al via domenica e nel quale l’elvetico, finalista un anno fa, avrà 1’200 punti da difendere) contro lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez (71), farebbe precipitar­e “Stan the Man” oltre il 270° rango. Sempre a Parigi ma in campo femminile, Belinda Bencic (Wta 72) e Timea Bacsinszky (63) affrontera­nno una tennista provenient­e dalle qualificaz­ioni, mentre Stefanie Vögele avrà a che fare con l’ucraina Lesia Tsurenko (40).

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KEYSTONE Wawrinka eliminato nei quarti da Fucsovics

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