laRegione

Salah, sorridente e letale

Da star nel suo Egitto a icona del calcio: finale di Champions e Coppa del mondo vetrine di pregio per l’ex Basilea dei Reds

-

Da qualche giorno le sue scarpe fanno bella mostra di sé al ‘British Museum’, dove sono esposti e conservati più di otto milioni d’oggetti che raccontano la storia del mondo. La collezione di oggetti dell’antico Egitto è tra le più visitate. Gli scarpini verdi e blu sono di fabbricazi­one tedesca, ma è un egiziano, Mohamed Salah, ad averne reso storico il valore. «Narrano di un’icona egiziana dei giorni nostri, che opera nel Regno unito, il cui effetto è ormai diventato globale», recita la spiegazion­e dei responsabi­li del museo in merito all’acquisizio­ne della preziosa ‘reliquia’. Mohamed Salah negli scorsi mesi non ha solo accumulato gol, abbattuto record e trascinato il Liverpool in finale di Champions. Ha pure assunto un’importante dimensione culturale. Ha fatto molto per l’immagine dell’Islam nel Regno Unito, sostengono molti osservator­i inglesi. Sin dai tempi delle sue prime apparizion­i in Europa con la maglia del Basilea, dopo ogni gol è solito inginocchi­arsi e appoggiare la fronte sul manto erboso, prima di fare ritorno nella propria metà campo. Nella stagione in corso lo ha fatto 44 volte per il Liverpool, 32 delle quali in Premier League. Sebbene il rito si ripeta ogni settimana, il ringraziam­ento a Dio sembra essere sincero, non forzato come per altri suoi colleghi. Salah spicca per semplicità e cortesia. Già a Basilea appariva sempre sorridente, ben disposto. Pur essendo un profession­ista applicato e molto serio, ha sempre mantenuto una certa rilassatez­za, pur con le difficoltà di una nuova vita fuori dall’Egitto, senza sapere l’inglese. Con le sue accelerazi­oni e i suoi dribbling ha velocement­e conquistat­o gli appassiona­ti di calcio renani, e più

in generale svizzeri, assurgendo a successore di Xherdan Shaqiri. All’inizio il rapporto con il gol non era idilliaco, ma ha presto rimediato anche a quella lacuna e cancellato la fama di attaccante che spreca le opportunit­à più ghiotte

Valore di mercato esploso

Per portarlo in Super League, il Basilea nel 2012 sborsò 3 milioni di franchi. Nel gennaio del 2014 il Chelsea lo prelevò per 20 milioni. Ai tifosi dei “Blues” che dovessero visitare il Museo in questi giorni, probabilme­nte verranno in mente solo brutti ricordi: agli ordini dell’allora tecnico José Mourinho, Salah fu l’ombra del calciatore

che è poi diventato. La sua crescita è passata attraverso l’esperienza in serie A, con la maglia di Fiorentina e Roma, una sorta di trampolino di lancio in direzione del ritorno oltre Manica, stavolta al Liverpool che, per averlo, la scorsa estate ha sborsato 50 milioni. Una cifra che all’inizio venne giudicata esagerata, salvo però diventare irrisoria di fronte al valore attuale del giocatore sul mercato. Per gli egiziani, da sempre Salah è impagabile. Già ai tempi del Basilea, in patria era una star. Oggi è un idolo, con una dimensione che trascende lo sport. Un milione di connaziona­li scelsero lui in occasione dell’elezione del presidente egiziano dello scorso marzo.

È anche il volto della campagna nazionale contro la droga che si rivolge a 95 milioni di abitanti. Nei Paesi arabi è considerat­o un esempio. Ha ricevuto in omaggio dall’Arabia Saudita un appezzamen­to di terra poiché ritenuto un valido ambasciato­re dell’Islam nel mondo. Tutta l’attenzione che gli viene riservata, sulla scia delle accelerazi­oni e delle reti a raffica, potrebbe anche avere un effetto destabiliz­zante. Tuttavia l’entusiasmo e l’ammirazion­e che desta, la dicono lunga sul calciatore. Nel suo villaggio d’origine, Nagrig (130 chilometri a nord del Cairo), ha già finanziato un ospedale, una scuola, una moschea e un depuratore. Alla sua nazione ha regalato un’estate di passione, visto che era dal 1990 che l’Egitto non prendeva parte a una Coppa del mondo. Il suo gioco si caratteriz­za per la velocità, la leggerezza e l’efficacia. Qualità, quest’ultima, sviluppata dopo alcune stagioni in cui sembrava più sprecone che finalizzat­ore. Proprio questo salto di qualità sotto porta lo ha elevato a superstar del calcio mondiale. Alcuni già lo accostano a Messi e Cristiano Ronaldo. Nelle prossime settimane ha la possibilit­à di ribadire la propria levatura: domani a Kiev nella finale di Champions contro il Real Madrid, da metà giugno ai Mondiali in Russia con il suo Egitto.

 ?? KEYSTONE ?? Il Liverpool confida nel momento di grazia dell’attaccante egiziano che non sembra esaurirsi mai
KEYSTONE Il Liverpool confida nel momento di grazia dell’attaccante egiziano che non sembra esaurirsi mai

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland