Parco: cosa c’è di concreto?
Cosa c’è di concreto nel discorso dei giovani (da tutto il Cantone) favorevoli al Parco che concerne principalmente Centovalli ed Onsernone? “In sostanza, i giovani del gruppo sono a favore perché, portando nuove risorse e posti di lavoro, il Parco rappresenta il futuro per le vallate e per l’economia della regione. Permette infatti all’uomo con le sue attività e alla natura di andare a braccetto, a favore della realtà locale. Inoltre, le zone centrali, ossia quelle maggiormente tutelate, garantiscono la salvaguardia e valorizzano uno dei patrimoni più preziosi del nostro territorio, la natura”. L’uomo va a braccetto con la natura, anche in città, ma quali posti di lavoro a.e. in Onsernone nell’ambito dell’Ordinanza del 16.01.18 che specifica “I parchi nazionali sono utilizzati a scopo ricreativo, per l’educazione ambientale e per la ricerca”? In 38 anni ho visto arrivare idealisti (panettiere, calzolaio, tessitrice, segheria, esercenti, ecc.) che, delusi o disgustati sono ripartiti. Grandi predatori rimpiazzeranno i neorurali: lupi sistemeranno pecore, capre ed alpaca, caprioli gli orti, cervi i furetti e cinghiali il resto. (cf. Georges Stoffel vedi sito no parco). M’inquietano gli “effetti collaterali del Parco” tipo “Piano per la gestione della mobilità” con pedonalizzazione di piazze, soppressione di posteggi e posteggi a pagamento. Non solo i turisti devono viaggiare a gratis col Ticino Ticket ma soprattutto i residenti che pagano le tasse, sopportano gli inconvenienti del vivere in valle, pagano anche il biglietto e viaggiano in piedi nei bus postali sovraffollati. Ingannare i giovani con parolone vuote o promesse senza garanzia di fattibilità, peggiora la discordia che il progetto Parco semina tra amici e nelle famiglie.
Anna Lauwaert, Loco