Lo spopolamento delle valli
Ai giovani della regione chiedo: chi ha già ospitato un amico o amica proveniente da una zona leggermente fuori dal nucleo urbano, poiché questi non poteva rientrare con i mezzi pubblici da una cena? Basti pensare che pure per rientrare a Golino l’ultimo bus parte da Locarno alle 18.20. Se non conoscete questa realtà, è dato dal fatto che sempre meno persone decidono di crescere i propri figli in queste zone, d’altronde non si può dare loro torto; oltre alle poche opportunità lavorative in loco, tra alcuni anni non vi sarà nemmeno più la possibilità di istruirsi senza compiere un’ora di viaggio, per raggiungere la scuola più vicina. Le valli si stanno spopolando e se si continua di questo passo tra una o due generazioni i sentieri delle nostre montagne verranno percorsi esclusivamente da visitatori. Considerato questo presupposto, ha senso lamentarsi di dover rispettare la natura passeggiando in alcune zone del territorio (principalmente già tutelate)? Nonostante tutto, come abitante della Valle Onsernone, vi posso assicurare che si tratta di uno dei luoghi più belli in cui crescere e mi provocherebbe una tristezza immensa pensare che le future generazioni potrebbero non vivere le mie stesse avventure. Con i 153 progetti sostenuti sul territorio negli ultimi anni, per capire come valorizzarlo, si è dimostrato concretamente che un Parco Nazionale di questo tipo (con tutte le deroghe e adattamenti concessi) è un’ottima opportunità per rilanciare l’economia locale, la cura del paesaggio, la mobilità e le tradizioni. Oggi come oggi è inutile discutere di chi ne trae il beneficio maggiore, dal momento che, se l’occasione non viene colta, nessuno ne potrà approfittare. Non giudico alcun contrario al progetto ma mi auguro che le loro motivazioni siano piuttosto legate ad interessi personali che non manipolate da terrore e falsità promulgati da coloro che si vergognano del proprio egoismo.
Soraya Blumer, Onsernone