Comune Verzasca: meglio tardi che mai
Avendo partecipato alla serata informativa del 2 maggio scorso a Brione Verzasca sul progetto aggregativo dei comuni della nostra Valle, malgrado una folta partecipazione, ho percepito un’atmosfera piatta, priva di emozioni. Oso sperare che ciò non sia stato sinonimo di apatia, ma piuttosto di condivisione di un progetto fotocopia di quello precedente e perciò già noto a tutti. La decisione del tribunale federale sul ricorso del comune di Lavertezzo ha sicuramente smorzato l’entusiasmo di molte persone, ma rassegnarsi e lasciare andare le cose così come vanno sarebbe un grave errore. Io invito perciò tutti a credere nel futuro della Verzasca, votando un convinto Sì al nuovo comune per dare finalmente il via ad un percorso di rivalutazione delle peculiarità della nostra Valle. Viviamo in un territorio di una bellezza straordinaria che tutti ci invidiano. È nostro dovere preservarlo, ma anche propagandarlo in modo che ci sia un ritorno dal lato economico e sociale. Il turismo, l’agricoltura di montagna e l’artigianato sono i nostri punti di forza su cui focalizzarci. Alcuni progetti sono già partiti (centro sportivo sociale a Sonogno e campeggio a Brione V.), altri seguiranno. Unendoci saremo più credibili e ascoltati dalle istanze superiori, che non potranno mai abbandonarci a noi stessi, perché rappresentiamo per il Ticino un tassello imprescindibile non foss’altro che per il paesaggio. Io credo in questo progetto e ripetiamo il voto del 2014, così che il 2020 rappresenti l’anno zero da cui far ripartire il rilancio della nostra magnifica Valle e consegnare alle future generazioni un comune vivo e propositivo. Come si usa dire meglio tardi che mai.
Ivo Bordoli, sindaco Vogorno