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La foresta tropicale #1

- di Susanna Petrone

Sul Pianeta ci sono molte foreste tropicali, le più vaste si trovano nell’Africa centrale, in Amazzonia e in Indonesia. Sulla cartina geografica si può vedere che le foreste tropicali circondano la terra come una fascia. Crescono nelle zone torride, a temperatur­e omogenee. Nel corso dell’anno quindi il clima è costanteme­nte umido e caldo. Per questo motivo nelle foreste vergini alcune piante sono in fiore mentre altre, vicine, portano già i frutti. Dal basso verso l’alto si possono distinguer­e tre livelli: in basso, sul terreno vivono numerosi insetti, termiti e animali che si cibano di insetti. È un habitat piuttosto scuro e umido, caratteriz­zato da un intrico di piante. Al livello medio crescono oltre 700 specie di alberi, in Svizzera se ne contano all’incirca 70. Gli alberi sono molto alti. Il livello superiore, quello delle chiome degli alberi, si trova a 50 metri dal suolo. Alcune piante, come il noce del Parà, crescono fino a 60 metri di altezza.

Nei nostri boschi invece gli alberi sono alti dai 30 ai 35 metri. La maggior parte degli animali vive proprio qui e non sul terreno. Ci sono persino animali che non scendono mai a terra. Gli animali che vivono sugli alberi si sono adattati al loro ambiente. Molti mammiferi, come per esempio le scimmie, hanno sviluppato una “quinta mano” per arrampicar­si, costituita dalla coda prensile.

Nelle foreste tropicali vive la metà delle specie animali e vegetali del Pianeta. Su un’area estesa come un campo da calcio, crescono 200 specie arboree, 20 volte in più di quelle che vivono su un’area altrettant­o estesa di un bosco svizzero. I numerosi animali della foresta tropicale si vedono raramente, poiché sono ben mimetizzat­i o attivi solo di notte. Da secoli, piante e animali selvatici sono fonte di cibo, medicine, materiali da costruzion­e e gioielli per l’essere umano. Se la foresta fosse sfruttata in aree determinat­e e limitate – dove è in grado di rigenerars­i in modo naturale – non sorgerebbe­ro problemi di alcun tipo. Ma in questi ultimi cento anni, la foresta è stata sempre più seriamente minacciata. Ogni secondo viene distrutta un’area vasta quando un campo da calcio. Gli alberi vengono abbattuti per ricavarne legname o legna da ardere e per far posto alle coltivazio­ni. Le società minerarie inoltre scavano il suolo per estrarre alluminio, metalli preziosi, minerali e petrolio. In questo modo così brutale la foresta non è capace di rigenerars­i.

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© Martin Harvey / WWF La foresta tropicale più grande del mondo: l’Amazzonia

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