laRegione

Helvetia Christiana ha cambiato posizione

-

Prima una manifestaz­ione pubblica in una piazza cittadina con tanto di bancarelle per pregare contro il Pride. Dopo la risposta negativa del Municipio di Lugano, il presidente di Helvetia Christiana ha riformulat­o la richiesta per un rosario di circa un’ora con 15-20 persone senza bancarelle ma solo con la Madonna di Fatima. Queste informazio­ni emergono dalla risposta dell’esecutivo all’interpella­nza, trasformat­a in interrogaz­ione dal gruppo Udc, su una questione che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro nei giorni scorsi. Un’interrogaz­ione in cui si precisava che il rosario non si sarebbe rivolto contro persone di orientamen­to omosessual­e o contro i partecipan­ti al Pride, il cui corteo è previsto sabato 2 giugno. Affermazio­ne errata agli occhi del Municipio perché, da una parte, la manifestaz­ione avrebbe dovuto svolgersi in concomitan­za o in quei giorni, dall’altra, siccome il presidente ha espressame­nte dichiarato il contrario ai media parlando di un atto di riparazion­e. Nella premessa, l’esecutivo rileva che “le persone morali di diritto privato (come un’associazio­ne) non sono titolari della libertà di credo e di coscienza, a meno che non siano di carattere confession­ale e perseguano un fine religioso o ecclesiast­ico secondo i loro statuti”. Perciò, per Helvetia Christiana, essendo laica, “i principi applicabil­i sono la libertà di riunione e le libertà di opinione e di informazio­ne”. Il fatto che l’associazio­ne, nella prima richiesta poi riformulat­a con altre date nel ricorso al Consiglio di Stato (cfr, ‘laRegione’ del 22 maggio), abbia chiesto di manifestar­e nel medesimo periodo del Pride “crea de facto un conflitto che il Municipio non poteva non tenere in consideraz­ione” nella ponderazio­ne degli interessi in gioco in cui ha prevalso il criterio di priorità che ha “favorito” gli organizzat­ori del Pride. L’esecutivo ha voluto impedire la contro-manifestaz­ione e il pericolo di scontri per una richiesta risalente al dicembre scorso che non era sufficient­emente chiara né in termini di partecipan­ti, né di bancarelle. Agli occhi del Municipio è parso irrilevant­e che a Lucerna, Basilea e Zurigo non ci fossero stati problemi di sicurezza e di ordine pubblico nella recitazion­e di un rosario su suolo pubblico. Secondo l’autorità, che era disposta a esaminare una nuova richiesta, le decisioni in questo ambito spettano agli esecutivi che hanno un margine di apprezzame­nto e sono sindacabil­i solo se violano il diritto. AR

 ?? TI-PRESS ?? E il corteo si avvicina
TI-PRESS E il corteo si avvicina

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland