Froome epico, fa saltare il banco
Chris Froome entrerà nella storia del ciclismo per i quattro (finora) Tour de France vinti, ma anche e soprattutto per l’impresa con la quale ieri ha vinto la 19ª tappa del Giro d’Italia con l’arrivo in salita a Jaffreau (sopra Bardonecchia) dopo aver superato il Colle del Lys, il Colle delle Finestre e il Sestiere. Partito al mattino con 3’22” di ritardo dalla maglia rosa Yates (e 2’54” da Dumoulin) il britannico ha fatto saltare il banco con un’azione impensabile nel ciclismo moderno: è partito in solitaria a metà Finestre, quando all’arrivo mancavano ancora 83 km, ha guadagnato secondo su secondo e alla fine ha strappato a Dumoulin quella maglia rosa virtuale indossata sul Colle delle Finestre quando Yates è letteralmente crollato (ha chiuso con 38’ di ritardo)... «Non ho mai fatto nulla di simile, ma sapevo di dover rischiare – ha commentato il keniano bianco –. Attaccare sull’ultima salita non sarebbe servito, se volevo puntare alla maglia rosa dovevo provare un’impresa folle». E folle è stata, perché nessuno si aspettava che riuscisse a resistere per 83 km agli inseguitori, in particolare a Dumoulin e Pinot (aiutato da Reichenbach), la cui alleanza è servita a poco o nulla. Nel tratto di fondovalle tra il Sestriere e l’attacco della salita finale Froome ha superato nella classifica virtuale l’olandese e da lì in poi non ha più perso nemmeno un secondo. Oggi ripartirà con 40” su Dumoulin per una tappa di 214 km tra Susa e Cervinia che presenta ancora tre salite di prima categoria, tutte poste negli ultimi 80 km (oltre 4’000 metri di dislivello). Il Giro, insomma, non è ancora finito. Lo è, per contro, per Fabio Aru che ieri dopo 7 km del Colle del Lys ha deciso di mettere piede a terra e ritirarsi.