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Ex caserma e asilanti

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Il 10 giugno a Losone si voterà sulla proposta di utilizzare per i prossimi tre anni l’ex caserma come centro di raccolta per richiedent­i l’asilo, come è stato dal 2014 fino alla fine del 2017. In questi giorni è stato distribuit­o a tutti gli abitanti del comune un depliant pubblicato dai contrari a tale progetto, dove viene pedissequa­mente sciorinato l’inventario completo dei cliché sugli asilanti: terroristi brutti e cattivi, con tanto di foto inquietant­e (io ci vedo quattro giovanotti sorridenti che aspettano il bus, ma è un problema mio, vittima della propaganda buonista). Insomma niente di nuovo, senonché, nella pagina centrale ecco spuntare il colpo di scena! Una delle maggiori preoccupaz­ioni degli autori è l’impatto ambientale della struttura, vetusta dal punto di vista dell’isolazione termica. Oooh, finalmente una presa di coscienza ecologica anche da parte della destra pura e dura, finora in prima linea a minimizzar­e l’impatto nefasto che l’umanità sta avendo sul clima. Segue un confronto un po’ bislacco tra le tonnellate di CO2 emesse dalla caldaia della caserma e il peso dei bus della Fart, ma vabbè, i primi passi da ambientali­sta sono difficili per tutti. Dunque, il succo della questione, su cui siamo tutti d’accordo, è che servono 1,6 milioni di franchi per i lavori di ristruttur­azione. La “Confederel­la” ne metterebbe a disposizio­ne 1,8 in tre anni, chi offre di più?

Marco Baumer, Losone

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