laRegione

Troppo facile dire No!

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Ultimament­e è giunto nelle Centovalli un volantino nel quale i sostenitor­i del No scrivono cose che, non solo a mio avviso, poco hanno a che vedere col progetto Pnl. Chi vive in valle ha maggiori costi per gli spostament­i; evidente a tutti! I negozi in valle non possono sopravvive­re; certo! Ma non è forse anche per colpa nostra visto che da tempo andiamo altrove a fare la spesa? Ricordo quando a Camedo si andava a comprare la pasta sciolta che Anna toglieva dai cassetti e pesava sulla bilancia. Poi sono arrivati la Migros con i suoi camion, i supermerca­ti ed ora la possibilit­à di acquistare via internet. I nostri ospiti ricevono il Ticino Ticket: vero, ma non è forse qualcosa che fa piacere anche a noi ricevere quando andiamo in vacanza? È invece assurdo leggere che i Patriziati sarebbero la causa dell’abbandono degli alpeggi, triste fenomeno che risale a parecchi decenni or sono quando il progetto di Pnl non era certamente presente nella mente di quei bambini che, una volta divenuti adulti, si sarebbero poi adoperati per il bene della nostra regione. Avete avuto il coraggio di firmarvi, non come tutta l’altra pubblicità per il No arrivata nelle nostre case. Bravi! Ma ciò non basta per dire che la ragione sia dalla vostra parte. Dite di non aver intravisto strategie nel Pnl per risolvere i problemi della nostra valle; ma perché non vi candidate per le prossime elezioni comunali col proposito di provare a realizzare dei progetti di interesse pubblico? Troppo facile essere contro chi propone qualcosa: bisogna avere il coraggio di proporre qualcosa! Il 10 giugno io voterò di Sì perché credo che questo progetto possa fare del bene alla nostra difficile realtà di valle, un’opportunit­à che tra 10 anni potremo contribuir­e a rendere ancor più bella e che potremo rivotare.

Marisa Jelmoni Fiscalini, Camedo

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