‘Un grande gruppo. Proverò a mettere in difficoltà il mister’
Lichtsteiner, Rodriguez, Moubandje, Lang (l’unico della selezione di Petkovic a giocare in Svizzera, nel Basilea) e Widmer. Cinque terzini di ruolo per, verosimilmente, quattro posti in Russia. «È vero, abbiamo tanta qualità nel ruolo di terzino, su entrambe le fasce e per certi versi questo è frustrante – ammette Widmer –. È un dato di fatto che in questa settimana mi gioco il posto in squadra e non sarà facile, ma io penso positivo, sono fiero di essere qui a giocarmi questa possibilità. Cercherò di mettermi in mostra e di mettere in difficoltà il mister con delle buone prestazioni in ogni allenamento, poi si vedrà». La battaglia interna c’è, ma sembra comunque passare in secondo piano di fronte al bene del gruppo... «Questa Svizzera è una delle squadre più unite e compatte in circolazione. Abbiamo raccolto 27 punti nelle qualificazioni – che sono tantissimi – di certo non per caso e le altre Nazionali lo sanno. Siamo un bellissimo gruppo, fatto di amici ancor prima che compagni di squadra e questo si vede anche sul terreno da gioco. La differenza rispetto a due anni fa (quando Nati aveva preparato l’Europeo in Francia sempre a Lugano, ndr) è proprio questa, che siamo ancora più uniti, lo spirito di gruppo è ulteriormente aumentato e sia fuori, sia dentro il campo ci divertiamo. Ciò non significa che non sarà dura, anzi, gli allenamenti saranno intensi e ognuno dovrà dare il massimo, perché bisogna meritarsi il posto in Russia». Brasile, Serbia e Costa Rica (in quest’ordine) gli avversari dei rossocrociati alla Coppa del mondo... «È un girone molto difficile, sulla carta uno dei più equilibrati, però abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare e trovo che giocare subito contro il Brasile sia un vantaggio. Sappiamo tutti quanto sia forte la selezione verdeoro, ma cercheremo comunque di conquistare dei punti anche contro di loro, in fondo in questi anni ci siamo guadagnati il rispetto degli altri anche battendo grandi Nazionali, come il Portogallo e la Spagna». Ma allora cosa bisogna aspettarsi da questa Svizzera? «Grandi cose. Abbiamo la possibilità di fare davvero bene, vogliamo andare più avanti possibile e siamo qui a lavorare per questo». SC