L’export rimane stabile
Positivo il saldo commerciale di aprile grazie alla diminuzione dell’import
La stagnazione è dovuta prevalentemente al settore chimico e farmaceutico. L’orologeria ha ritrovato la via della crescita.
L’eccedenza commerciale svizzera è salita di 600 milioni tra marzo e aprile a 2,8 miliardi di franchi: su base destagionalizzata le esportazioni sono rimaste sostanzialmente stabili (-0,2%) a 19,4 miliardi, mentre le importazioni sono calate del 3,4% a 16,6 miliardi. La stagnazione delle consegne oltre frontiera è dovuta essenzialmente alla contrazione del 3,6% dell’export chimico e farmaceutico, che rappresenta oltre un terzo del totale, indica l’Amministrazione federale delle dogane (Afd) nel consueto comunicato mensile. La tendenza al ribasso è comunque stata compensata dalla buona performance dei settori delle macchine e dell’elettronica (+3,6%) e dell’orologeria (+2,1%), che è risalita ai livelli più alti dall’agosto del 2015. Risultati più che positivi anche per bigiotteria e gioielleria, con un balzo in avanti del 13,6%. Sull’import hanno inciso negativamente i prodotti chimici e farmaceutici, nonché il settore dei veicoli: i primi hanno messo a segno un’evoluzione volatile (-16,6%), mentre il secondo (-17,2%) ha sofferto in seguito alla contrazione delle forniture di aerei. Il settore del tessile, dell’abbi- gliamento e delle calzature ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di franchi, segnando una progressione dell’8,6 per cento. Tornano a crescere le esportazioni di orologi svizzeri, in particolare verso Hong Kong: in aprile l’export è salito su base annua del 13,8% a 1,76 miliardi di franchi. Il dato calcolato sui primi quattro mesi evidenzia una progressione dell’11% a 6,74 miliardi, indica la Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fh). In marzo la crescita annuale era stata del 4,8 per cento.
Hong Kong primo mercato
Le statistiche relative al valore della merce esportata, indicano un aumento del 16,9% per gli orologi di acciaio, del 12,6% per i prodotti in metallo prezioso e soprattutto del 34,8% per gli articoli “altre materie”. Tutte le fasce di prezzo sono in ripresa: la miglior performance è stata messa a segno dal segmento compreso tra i 500 e i 3mila franchi. L’export è risultato molto dinamico verso Hong Kong, il principale sbocco economico per l’orologeria svizzera, con un’impennata del 43,4%, rispetto ad aprile 2017, a un totale di 259,5 milioni di franchi. Buoni risultati anche per quanto riguarda Stati Uniti (+12,8% a 175,7 milioni di franchi), Cina (+11% a 138,8 milioni) e Giappone (+9,1%). In Europa la progressione è stata del 12,8% in Germania: cifre negative (-14,7%) invece per l’export verso il Regno Unito.