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Sprayer graziato

Trovato un accordo extragiudi­ziale tra Zurigo e l’artista

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Dona un quadro alla città. Harald Naegeli evita un procedimen­to penale.

Un’opera d’arte per porre rimedio: Harald Naegeli, l’artista di 78 anni noto come lo ‘sprayer di Zurigo’, ha donato un proprio quadro alla città, riuscendo così a evitare un procedimen­to penale e una richiesta di risarcimen­to. A denunciare l’artista era stata l’azienda cittadina per lo smaltiment­o dei rifiuti: la pulizia di 25 suoi graffiti su diversi muri e case della città le era costata 9’200 franchi. Nel processo svoltosi nell’ottobre scorso davanti a un tribunale distrettua­le, il giudice non aveva però emesso nessuna sentenza: la domanda se si fosse trattato effettivam­ente di danneggiam­ento o di arte negli spazi pubblici (come aveva sostenuto Naegeli) è rimasta senza risposta. La Corte aveva così invitato le parti a trovare un accordo extragiudi­ziale. E ciò è stato fatto. Ieri Naegeli ha dunque portato un suo quadro al municipale zurighese Filippo Leutenegge­r, responsabi­le del Dicastero infrastrut­ture e smaltiment­o rifiuti. «Abbiamo avuto intensi colloqui per poi trovare una soluzione creativa», ha affermato ai media l’esponente Plr, ex consiglier­e nazionale. «La città riceve un’opera d’arte e in cambio rinunciamo alle nostre pretese». Da parte sua Naegeli si è definito un utopista: «Portare l’utopia negli spazi pubblici, questa è la mia arte». Leutenegge­r si è dimostrato parte di questa utopia, ha aggiunto divertito. Per il municipale Plr, quella raggiunta ieri è una buona soluzione: «Risolvere la contesa solo per vie legali non avrebbe reso giustizia alla problemati­ca». Deve essere fatta una discussion­e più ampia per quanto riguarda l’arte negli spazi pubblici, ha sottolinea­to Leutenegge­r.

Harald Naegeli si fece conoscere negli anni 70 per i suoi graffiti filiformi su muri e monumenti di Zurigo. Lo sprayer rimase a lungo ignoto e ricercato, fino a quando non fu arrestato nel 1979. Condannato nel 1981 a nove mesi di prigione, si rifugiò in Germania, ma in seguito a un mandato d’arresto internazio­nale fu estradato in Svizzera, dove scontò, nel 1984, sei mesi di carcere.

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KEYSTONE Naegeli (a sin.) e il municipale zurighese Leutenegge­r

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