laRegione

Pronto intervento a Giubiasco

La Città tratta l’acquisto del terreno dove costruire la centrale per Croce Verde, pompieri, polizia e Pci

- di Katiuscia Cidali

Il sedime dell’Ustra su cui verrebbe edificato lo stabile si trova in zona industrial­e vicino allo svincolo dell’A2

Si delineano i contorni del progetto di Centro di pronto intervento previsto per la nuova Bellinzona. Con buone probabilit­à verrà realizzato nella zona industrial­e del quartiere di Giubiasco, a ridosso dell’autostrada, vicino allo svincolo e in faccia al garage Winteler. La nuova infrastrut­tura è destinata ad accogliere Croce Verde, pompieri, Protezione civile e forse anche la Polizia comunale. Attualment­e è in corso un’analisi su vari aspetti; tra cui le trattative per l’acquisto del terreno dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) dove verrebbe edificato lo stabile, i costi di acquisto e realizzati­vi, le tempistich­e, le possibili sinergie e le esigenze dei vari enti di soccorso. Interpella­to dalla ‘Regione’, il vicesindac­o e responsabi­le del Dicastero sicurezza e servizi industrial­i Andrea Bersani conferma che sono in corso valutazion­i per l’acquisto del terreno. «Attualment­e siamo in fase di raccolta dati e di definizion­e del progetto», osserva spiegando che in questa legislatur­a s’intende procedere con i lavori preparator­i, mentre nella prossima si entrerà nel vivo del progetto. Tra gli inquilini della nuova infrastrut­tura è prevista, come detto, la Croce Verde, da anni stanziata nella propria centrale di via Rodari a Bellinzona. Alla luce della costante crescita delle sue attività, l’ente di pronto intervento necessita di spazi più ampi e funzionali per continuare a garantire il livello qualitativ­o dei servizi. Il presidente Vincenzo Lacalamita sull’ultimo numero della rivista della Croce Verde evidenzia che nella gestione di un ente attivo nel soccorso d’urgenza, pure il contesto finanziari­o è di fondamenta­le importanza. Perciò è del parere che potrebbe essere interessan­te se gli enti affiliati alla Federazion­e cantonale dei servizi autoambula­nze, decidesser­o di convergere su scelte comuni, per esempio nel campo della fornitura delle attrezzatu­re, delle ambulanze e del loro allestimen­to. “Questo permettere­bbe di percorrere il territorio cantonale con mezzi di soccorso tutti uguali, ottimizzan­do l’impiego delle risorse economiche”, sottolinea. Lacalamita vedrebbe di buon occhio la creazione di due comprensor­i d’intervento: uno del Sopracener­i con Croce Verde Bellinzona, Tre Valli Soccorso e Salva Locarno, l’altro del Sottocener­i con Croce Verde Lugano e Sam Mendrisio. Una riorganizz­azione che “potrebbe creare i presuppost­i per una razionaliz­zazione che non elimini posti di lavoro ma rivaluti il personale, collaboran­do senza disperdere le forze”, evidenzia. Così facendo – spiega – ad esempio in caso di malattia sarebbe più semplice trovare un sostituto. Sempre in tema di finanze, Lacalamita sarebbe favorevole a un prelievo pro capite unico per tutti i Comuni, calcolato in base ai costi riconosciu­ti di ogni ente.

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Terreno Ustra
TI-PRESS/GOOGLE MAPS Evidenziat­a l’area individuat­a per l’infrastrut­tura Terreno Ustra

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