L’arte sacra di fra’ Roberto
Un’opportunità per riscoprire l’arte sacra. Ne è convinto l’autore – fra’ Roberto Pasotti del convento Bigorio –, lo attesta la calorosa accoglienza. Inaugurati domenica, i due dipinti raffigurati San Nicolao della Flüe e San Francesco d’Assisi abbelliscono la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Lamone. «Sono i due santi noti per il loro messaggio di pace: una parola breve ma importante. Preparandoli, ho cercato di approfondire questo concetto. San Francesco, che proveniva da una famiglia ricca, da giovane si arruolò. Ferendosi in battaglia capì però che quello non era il suo posto. Abbandonò tutto, riscoprendo i valori della pace e dell’amore e fondando l’ordine francescano». Il santo di Assisi è raffigurato in un quasi abbraccio al Cristo sofferente, figura che aveva approfondito in quanto vittima dell’ingiustizia umana. Per certi versi è simile anche la storia di Nicolao: «È un uomo che a 50 anni abbandona tutto, con il beneplacito della moglie, benestante e stimato dalla comunità. Si isola e riscopre la pace interiore diventando a sua volta in grado di dare pace agli altri». La pace quindi come filo conduttore, in particolare quella interiore, ottenuta grazie al distacco dalle cose terrene. «In entrambi i quadri è presente molta luce: sempre un simbolo di pace – spiega il frate –, è un invito a voler cercare la pace all’interno di noi stessi, nel proprio intimo. Solo così potremo diffonderla anche al prossimo, magari senza accorgercene». Artisticamente, le due opere non sono ispirate ad altre esistenti, malgrado la forte ammirazione dell’autore nei confronti di Caravaggio. «È l’artista che prediligo, è un grande pittore – confessa –, mi sono ispirato alle sue luci e ai suoi colori. La cosa più importante è la verità, non seguire delle mode. È il messaggio che dovrebbe veicolare l’arte sacra».