laRegione

E il Pride si fa… praliné

- Di Cristina Ferrari

«È un’idea nata molto spontaneam­ente – risponde ai nostri interrogat­ivi il direttore della Confiserie Al Porto Sa Anton Froschauer –. Essendoci impegnati come sponsor del Pride di Lugano e avendo il logo questa forma di due cuori intrecciat­i, abbiamo pensato che fosse il caso di creare un praliné, due ‘sweet hearts’ come li chiamiamo, con un bel ripieno di ganache al frutto della passione e lampone». Cioccolati­ni che starebbero già andando a ruba, tanto che sono state fatte anche delle riservazio­ni per i prossimi giorni con il clou della manifestaz­ione sabato, giorno dell’attesa parade: «È un prodotto che stiamo vendendo nel nostro negozio di Lugano ma anche nelle altre sedi di Locarno e Ascona». Un prodotto che tira anche per il contorno di polemiche, di pro e contro che l’approdo sul Ceresio della manifestaz­ione a favore dell’orgoglio omosessual­e (Lgbt come si dice oggi, ovvero lesbiche, gay, bisessuali e trans) ha comportato? «Noi non ci abbiamo visto alcun problema – puntualizz­a il responsabi­le della nota catena di alta pasticceri­a –. È una realtà con la quale la società di oggi deve convivere, e per questo anche i nostri clienti. Non ci siamo fatti per questo particolar­i problemi. Come sosteniamo altri eventi, per i quali non abbiamo avuto mai ritorni negativi di critica, così siamo certi che anche questa iniziativa sarà capace di creare interesse e un certo movimento di informazio­ne». Cioccolati­ni che continuera­nno a deliziare i palati anche dopo la conclusion­e del Pride? «Per il momento ritrovano un buon successo, se poi appuriamo che la vendita è costante nulla ci impone di non continuare a proporli, anche perché stanno piacendo molto per il loro gusto estivo. Senza contare che il cuore va bene per tutto l’anno!».

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Cioccolati­ni a tema Lgbt

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