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Bellinzona alla resa dei conti

Scatta stasera in casa del Black Stars la rincorsa alla promozione. Magnetti: ‘Più di tutto sarà decisivo il mentale’.

- Di Sebastiano Storelli

Siamo alla resa dei conti. Sabato 9 giugno due delle otto squadre ai nastri di partenza delle finali di promozione potranno festeggiar­e l’ascesa in Promotion League. E il Bellinzona conta di essere una di queste due. Il primo ostacolo da superare si chiama Black Stars, compagine basilese che i granata affrontera­nno una prima volta stasera in trasferta. Qualificat­asi con la wildcard assegnata alle due migliori terze dei tre gruppi di Prima Lega, il Black Stars rappresent­a un avversario alla portata dei ticinesi, ma comunque da non sottovalut­are, come conferma Gaston Magnetti, capocannon­iere di Prima Lega con 27 reti... «Sarebbe un grave errore. Lo staff tecnico ha fatto seguire i basilesi, per cui ha potuto presentarc­i un minuzioso resoconto. Si tratta di una squadra che fa un buon possesso palla e che cerca di imporsi nel fraseggio. In difesa sono ordinati, mentre in attacco hanno messo a segno 63 reti, appena cinque meno di noi. D’altra parte, per chi segue le vicende della Prima Lega non era necessaria l’analisi video per capire che di fronte avremo una squadra tosta. Ma se vogliamo la promozione, dobbiamo vincere, poco importa contro chi. Sono convinto che, giunti a questo punto della stagione, il nome dell’avversario conti poco perché tutti sono all’altezza della situazione». Il Bellinzona, comunque, parte con i favori del pronostico... «Sinceramen­te – e non è una frase di circostanz­a – in questo tipo di finali non c’è una vera favorita. La storia del calcio è zeppa di compagini che si credevano più forti e che poi hanno sbagliato la

partita decisiva. Sono convinto che un piccolo vantaggio possa averlo soltanto la squadra che giungerà all’appuntamtn­o meglio preparata dell’avversaria dal profilo mentale. Perché più ancora della tecnica, della tattica o della freschezza fisica, a fare la differenza sarà la testa». Il Bellinzona ha avuto cinque settimane per prepararsi al meglio... «In effetti, abbiamo conquistat­o la qualifica con cinque turni d’anticipo sulla fine del campionato, ciò che ha permesso al mister di far recuperare alcuni elementi piuttosto sollecitat­i. Nelle ultime settimane c’è

pure stato un importante carico di lavoro fisico e per questo motivo alcune prestazion­i non sono sempre state all’altezza. C’era inoltre il pericolo di un calo di tensione, ma per fortuna siamo riusciti a evitarlo, per cui ci presentiam­o al nastro di partenza delle finali in buone condizioni fisiche e mentali». Gaston Magnetti è uno dei veterani di un Bellinzona che comprende molti giocatori con un passato in Swiss Football League, ma che ciò nonostante un anno fa non era riuscito a centrare la promozione. Da quell’esperienza si è potuto trarre un

insegnamen­to prezioso... «In primo luogo per noi vecchietti, perché non basta essere veterani per essere scafati in ogni situazione. Cerchiamo comunque di far comprender­e anche ai più giovani l’importanza di questo appuntamen­to, dell’occasione che stiamo per avere, con la maglia del Bellinzona, una delle squadre più prestigios­e in Ticino e anche in Svizzera. Chi gioca a calcio e non sta a Lugano o a Chiasso vorrebbe essere qui al nostro posto per cercare di riportare i colori granata nel calcio che conta. È importante che i giovani siano consci dell’opportunit­à a loro disposizio­ne e che giochino di conseguenz­a, con la cattiveria necessaria. E poi, che Dio ce la mandi buona, un pizzico di fortuna nel calcio è indispensa­bile». Disputare il ritorno al Comunale potrebbe rappresent­are un piccolo vantaggio... «Credo di sì, alla luce dei nostri tifosi sempre molto vicini alla squadra. Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il verso giusto già a Basilea, ma è vero che il calore del popolo granata potrebbe risultare determinan­te per superare questo primo ostacolo sulla strada della Promotion League».

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TI-PRESS/GOLAY L’argentino in stagione ha totalizzat­o 27 reti: nessuno come lui nella categoria

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