laRegione

Parco, istituzion­i, paure e specchi

- Di Giovanni Kappenberg­er

Sono spesso in montagna; ho un piede nel Locarnese (venerdì ho attraversa­to il Gridone, da Palagnedra a Bordei… sempre sui sentieri!) e uno in alta Mesolcina, dove avrebbe dovuto nascere il Parc Adula. Avevo seguito la votazione su quel progetto, partecipan­do a tutte le serate organizzat­e nei vari comuni, e spesso avevo sentito affermare: “Votiamo No e all’indomani iniziamo con un progetto di un parco Regionale”. La stessa storiella già raccontata dagli oppositori al parco del Locarnese qualche anno prima in valle Maggia. L’esperienza è chiara: dove passa il no, non spunta un parco Regionale! Nel progetto del Parco Adula i Municipi non erano coinvolti come nel progetto del Locarnese, dove tutti sono stati propositiv­i e tutti sono decisi a volerlo. Pure in Gran Consiglio, nell’autunno 2016, i crediti cantonali per i parchi erano stati accolti senza opposizion­i: tutti i gran consiglier­i, di tutti i partiti, avevano votato a favore. Nelle prese di posizione dei contrari quello che più mi colpisce è la mancanza di fiducia nelle autorità e nelle istituzion­i, oltre alla mancanza di rispetto per chi a questo progetto ha lavorato con impegno e passione. Emblematic­a al proposito la vignetta, messa in prima pagina del voluminoso e anonimo materiale distribuit­o a tutti i fuochi, che mostra un bulldozer che distrugge il territorio, guidato dalla Presidente del progetto Pnl… una persona che non guida, si sposta usando i mezzi pubblici e si è sempre dimostrata costruttiv­a e affidabile. Un atto maligno che rispecchia ciò che il comitato dei contrari intende fare: disseminar­e paure e diffidenza, con false verità e distorsion­i della realtà, e usando spesso un linguaggio che, caro Sandro, da un ex professore universita­rio e capo della Divisione della cultura, davvero non ci si sarebbe aspettati. Cari abitanti delle Valli, non lasciatevi intimorire, ma approfitta­te con coraggio delle opportunit­à offerte dal Parco – in prova per 10 anni – per realizzare progetti costruttiv­i per il futuro del vostro territorio. E soprattutt­o non abbiate paura di questo genere di cambiament­i, gestibili e potenzialm­ente positivi. Sono ben altri quelli che ci attendono e ci devono far paura, come il riscaldame­nto climatico in atto e le sue conseguenz­e.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland