No alla censura, no alla Legge sui giochi in denaro
La Legge federale sui giochi in denaro prossimamente al voto, basata sul principio costituzionale introdotto nel 2012 secondo cui il mercato dei giochi in denaro è disciplinato e controllato dallo Stato, presenta alcune misure nefaste, quali il blocco dei siti esteri di offerte di gioco online, facilmente aggirabile da chiunque. Un tale blocco di rete rappresenta un’inaccettabile ingerenza nella libertà economica e d’informazione, mina il libero accesso ad internet e nuoce alla stessa piazza economica svizzera. Così facendo, il Parlamento rischia di creare un pericoloso precedente: in futuro anche altri settori potrebbero pretendere simili misure, con lo scopo di mettere fuori gioco la concorrenza estera o interna, rendendoci meno attrattivi proprio per le aziende attive nell’ambito della quarta rivoluzione industriale. Auspicabile sarebbe piuttosto una regolamentazione dei fornitori di giochi online esteri, la quale ha permesso in altri paesi europei la riduzione del mercato nero a meno del 5%. Ciò non avrebbe conseguenze né per l’Avs né per i fondi a favore di sport e cultura, poiché già monopolio dei Cantoni che non viene messo in discussione. Anzi, determinerebbe un aumento delle entrate grazie alla vendita di concessioni agli offerenti disposti a sottostare alle nostre leggi. La prevista esenzione da imposta dalle vincite, che sarà portata dagli attuali 1’000 franchi fino ad 1 Mio di franchi, rappresenta un ulteriore ammanco per lo Stato che di certo non dissuade la popolazione dai giochi in denaro. Questa Legge è da respingere poiché non regola adeguatamente i giochi in denaro anteponendo invece gli interessi dei Casinò svizzeri. La libertà su internet e l’interesse di tutta la collettività subiscono invece i danni della censura: una legge diversa è possibile!
Kevin Sala, Personico