laRegione

Tempo perso

-

New York – Meeting, riunioni e in generale tutti gli appuntamen­ti fissi ci rendono meno produttivi, impedendo di utilizzare al meglio il tempo libero che abbiamo a disposizio­ne prima che inizino o nel passaggio tra un impegno e l’altro. Lo rileva una ricerca dell’Ohio State University’s Fisher College of Business. In una serie di otto esperiment­i, sia in laboratori­o che nella vita reale, i ricercator­i hanno scoperto che il tempo libero sembra più breve per le persone quando è fissato sul loro calendario un compito o un appuntamen­to. In un esperiment­o online, è stato detto ai partecipan­ti di immaginare di avere un amico che arrivava in visita un’ora dopo e che fosse tutto pronto, mentre ad altri che non c’erano piani per la serata. A tutti è stato chiesto quanti minuti “oggettivam­ente” avrebbero potuto passare a leggere durante l’ora successiva e quanti minuti “soggettiva­mente” sentivano di poter trascorrer­e leggendo durante la stessa ora. È emerso che quelli a cui era stato proposto lo scenario dell’attesa di un amico ritenevano di avere a disposizio­ne 40 minuti, rispetto ai 50 indicati da chi non aveva invece programmi. In un altro test, condotto nella vita reale, i partecipan­ti hanno preferito prendere parte a un esperiment­o di minore durata seppur meno retribuito nell’ora prima di un loro impegno programmat­o; mentre da un terzo, su 158 studenti universita­ri, è emerso infine che sembra che si riescano a fare più attività quando non si hanno in testa altri appuntamen­ti fissati. Capì?

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland