Piano di rilancio per Trenord
Uno dei tanti problemi con cui Trenord è confrontata è la carenza di capitreno, oltre che macchinisti. E la soluzione non sembra essere dietro l’angolo, anche se le speranze aumentano dopo che Trenitalia è diventato socio di maggioranza in Trenord, la società nata nel 2011 per gestire l’intero traffico ferroviario regionale lombardo, comprese le tre linee transfrontaliere con il Ticino. Trenitalia ha messo in campo un ambizioso piano: acquistare 161 nuovi treni entro il 2022, con tre anni di anticipo rispetto alla scadenza prevista dall’ex governatore Maroni. Costo dell’operazione 1,6 miliardi di euro, interamente coperto da Trenitalia, mentre in precedenza la spesa sarebbe stata suddivisa al 50 per cento, con Ferrovie Nord Milano (Regione Lombardia) che avrebbe avuto problemi a reperire la somma. Il piano di Trenitalia, illustrato da Orazio Iacono, contiene altri obiettivi: miglioramento della puntualità del 12,5% entro il 2021; maggiore soddisfazione dei viaggiatori (6% in più) e dimezzamento dei treni cancellati. Continuano intanto le giornate da incubo per i pendolari del Tilo. Martedì il convoglio partito da Como alle 8.13 è arrivato a Milano con 20 minuti di ritardo. Il treno delle 18.10 da Milano a Como ha cumulato un ritardo di 70 minuti. Due Tilo dimezzati con i passeggeri ammassati come sardine. Il treno a doppia composizione arrivato a Como da Chiasso presentava la scritta ‘Sezione chiusa’. Quello del Tilo dimezzato sembra una sorta di giallo, ma così non è. Il ‘colpevole’ è l’interfono che, su alcuni convogli (per fortuna non tutti) in arrivo a Como dal Ticino, non funziona. In Ticino, invece, tutto funziona alla perfezione. M.M.