Kambundji vola, Sprunger delude
È un gran bel terzo posto, in una corsa contro il tempo vinta dall’ivoriana Marie-Josée Ta Lou. Al di là del riscontro cronometrico (22’’76, a quattro centesimi dal personale stagionale), Mujinga Kambundji può senz’altro dirsi contenta di come vanno le cose a Roma. Dove la bernese insidia fino alla fine il secondo posto in uno sprint rallentato dal forte vento contrario (-1,7 m/s), battuta sul filo di lana dall’intramontabile Ivet Lalova (34 anni). Tutta un’altra storia, invece, la riunione romana per Lea Sprunger. Che, alla sua prima corsa dopo un campo di preparazione in Turchia, nella prova italiana della Diamond League è semplicemente deludente, piazzandosi ottava nei 400 ostacoli con un davvero mediocre 56’’36. Tempo senz’altro rovinato dalle incertezze all’avvicinarsi di due ostacoli, uno a metà corsa, l’altro in curva, che hanno rovinato i piani della vodese, che contava di scendere sotto i 55’’50. «Ha balbettato all’altezza dell’ottavo ostacolo, salendo a diciassette passi invece di quindici – spiega il suo allenatore, Laurent Meuwly –. E la sua corsa è finita lì, visto che quel ritmo l’ha poi tenuto sino alla fine».