Turismo, si torna a investire
Nella nostra regione nel 2017 vi è stato un aumento dell’8,2 per cento dei pernottamenti
Investimenti e maggior competitività nel settore alberghiero locarnese che l’anno scorso ha fatto registrare 1’155’600 pernottamenti, con un aumento dell’8,2 per cento.
Ottimo risultato nei consuntivi che saranno all’esame dell’assemblea dell’Otlmv giovedì 7 giugno. Si torna a investire nelle strutture.
L’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli si appresta ad archiviare, giovedì prossimo 7 giugno, i dati relativi a un 2017 sicuramente memorabile, con 1’155’600 pernottamenti alberghieri e una crescita dell’8,2% rispetto all’anno procedente. Un incremento importante, che conferma l’evoluzione positiva in atto. Le cifre indicate rappresentano – come viene sottolineato nel rapporto annuale – il 47,1% del totale del Cantone, che ha registrato 2’455’099 pernottamenti. L’ottimo risultato è dovuto principalmente – afferma il Cda presieduto da Aldo Merlini – all’andamento della Pasqua e della stagione estiva, a conferma di un contesto economico globale rinvigorito. Una stabilità di cui ha beneficiato anche il settore turistico, che ha saputo rispondere alle sfide del tempo presente guardando al futuro. In tale ottica si inserisce il credito quadro a sostegno degli investimenti strutturali e delle attività nel settore turistico, rinnovato anticipatamente per il periodo 2018-2021 nelle scorse settimane. Un rinnovo che si è reso necessario alla luce del quasi totale utilizzo dell’attuale dotazione finanziaria, nonché dei numerosi progetti infrastrutturali già previsti nei mesi a venire. “Un fermento positivo – considera il Cda – che denota come si sia ripreso a investire nell’albergheria e che ha contribuito ad alimentare la competitività della regione”. Il totale dei ricavi per il 2017 si attesta a 16’577’382 franchi, importo che include però anche l’incasso del Ticino Ticket di quasi 1’760’000 franchi, che viene poi riversato interamente all’Att, gestore del progetto. Da rilevare che i ricavi da biglietterie della Navigazione Lago Maggiore sono stati, nonostante il lungo periodo di sciopero della scorsa estate, nettamente superiori alle aspettative preventivate. Tale importante aumento, in linea con il 2016, assieme al contenimento dei costi, ha quindi permesso di ridurre considerevolmente il costo netto della gestione delle biglietterie Nlm rispetto alle attese.
Oasi del ben-essere
L’assemblea annuale avrà luogo, con inizio alle 16.30, nella sala del Teatro di Locarno. Oltre alla votazione su conti consuntivi 2017 e alla nomina di membri del Cda, vi saranno le risposte a due proposte del socio Pietro Vanetti. La prima riguardo al raggiungimento dell’obiettivo del Locarnese quale “oasi del ben-essere” e la seconda sulle misure da attuare per il “periodo di piombo” del turismo della nostra regione, dopo quello d’oro. A quest’ultimo riguardo, Vanetti aveva chiesto di avviare al più presto campagne di marketing per attirare turisti veramente interessati alle proposte del territorio piuttosto che agli sconti. Ed inoltre di creare le premesse affinché, entro 10 anni, i letti d’albergo siano aumentati almeno del 10% e affinché nei prossimi 5 anni la percentuale degli impiegati stranieri del settore (incluso l’impatto dei lavoratori frontalieri) sia pari se non inferiore alla media svizzera. Il Cda sottolinea che quanto proposto corrisponde appieno agli obiettivi delle campagne di marketing attuate. E ritiene il messaggio approvato dal governo, con il rinnovo anticipato del credito quadro a sostegno degli investimenti strutturali e delle attività del settore turistico, sia “una buona risposta alla problematica sollevata”. Per quanto riguarda il personale straniero, l’Otlmv “non può che rimettersi alla sensibilità dei singoli datori di lavoro, non rientrando la possibilità di agire in questo contesto nel nostro campo di competenza”. Il Cda respinge poi la proposta di Vanetti di creare un gruppo di lavoro al fine di verificare la validità e l’attuazione della visione del Locarnese quale “oasi del ben-essere”. Conferma comunque che la visione perseguita nel Piano strategico “era ed è tuttora parte integrante della propria strategia”, in collaborazione naturalmente con il Cantone, con i Comuni del nostro comprensorio e con l’Ente regionale di sviluppo.