Passerella, ‘si continui a educare alla cittadinanza’
Per preparare gli studenti al percorso universitario occorre offrire a tutti un minimo di conoscenze legate all’educazione alla cittadinanza. Tant’è che in quarta liceo ‘Introduzione all’economia e al diritto’ è materia obbligatoria per tutti, anche per chi segue indirizzi più scientifici o letterari. Per analogia, la necessità di una “spolverata” su queste nozioni dovrebbe valere anche per chi, terminata la maturità professionale, vuole conseguire quella liceale per proseguire con gli studi e segue dunque il corso Passerella che conduce agli esami complementari. Non è così dopo la decisione del Consiglio di Stato di stralciare la materia ‘Economia e diritto’, raddoppiando tuttavia allo stesso tempo le ammissioni al corso Passerella (che si svolge al Liceo di Bellinzona per tutto il cantone). Alcuni insegnanti si sono già opposti e hanno fatto appello al Consiglio di Stato, al Dipartimento competente e alla Commissione scolastica del parlamento affinché si possa fare dietro-front. Richiesta ora formulata tramite una mozione da Fabio Käppeli (Plr) e cofirmatari (deputati di ogni partito, salvo il Ps), con la quale si chiede “di confermare il corso di ‘Economia e diritto’ per il curricolo della Passerella fin dal prossimo anno scolastico o, subordinatamente, di ripristinarlo non appena possibile”. Affinché si possano contenere i costi, si propone di “redistribuire la dotazione oraria di ‘Scienze umane e sociali’, assegnando a ciascuna materia due ore-lezione a settimana”. Tra le motivazioni che hanno portato il governo a tagliare la materia vi è infatti anche quella della spesa: il raddoppio dei posti disponibili al corso Passerella in pratica veniva compensato così. Käppeli e cofirmatari chiedono poi di “rendere obbligatoria la frequenza del corso ‘Economia e diritto’ il quale, pur non prevedendo esami finali, deve godere di uno statuto speciale, cosicché possa garantire anche agli studenti del corso Passerella di acquisire gli obiettivi minimi che l’approvazione a larga maggioranza dell’iniziativa popolare ‘Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia’ ha imposto al resto del sistema scolastico di base del Cantone”.