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Le prime congratula­zioni da Vladimir Putin

- Ansa/red

Bruxelles – Welcome, Bienvenue, Wilkommen. Un po’ facendo buon viso a cattiva sorte, un po’ per buona creanza diplomatic­a, e un po’ alla spicciolat­a, sono arrivate da diverse capitali le congratula­zioni all’esecutivo 5Stelle-Lega. E se la tempistica significa qualcosa, allora varrà la pena osservare che le prime sono state quelle di Vladimir Putin. Dopo, per non confonders­i, sono arrivati i messaggi rituali dei vertici delle istituzion­i europee, dal presidente della Commission­e Jean-Claude Juncker (sì, quello degli italiani lazzaroni e corrotti), Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, e Antonio Tajani, a capo dell’Europarlam­ento. A Conte, Juncker ha assicurato che “la Commission­e sarà come in passato al fianco dell’Italia nel percorso di riforme e attenta alle sue proposte per il futuro dell’Unione”. Ricordando­gli comunque le responsabi­lità che derivano “dalla sua condizione di Stato fondatore, dal suo interesse ad una più intensa integrazio­ne europea”. Anche Angela Merkel, bersaglio privilegia­to degli strali grillo-leghisti, ha inviato i suoi “cordiali auguri” a Giuseppe Conte. “La Germania e l’Italia – ha affermato in una nota firmata dalla cancellier­a tedesca – sono unite da relazioni strette e amichevoli in ogni campo: politico, economico, e culturale. Come Stati membri fondatori dell’Unione europea la nostra collaboraz­ione si basa sui nostri comuni valori europei. Sarò lieta di portare avanti e approfondi­re ulteriorme­nte con lei la nostra partnershi­p”. La prima occasione offerta a Conte per dimostrare la volontà di collaborar­e sarà il G7 in Canada, l’8 e il 9 giugno, dove il presidente del Consiglio troverà anche Tusk e Juncker. Dopo appena venti giorni si confronter­à per la prima volta con tutti i leader europei nel vertice a Bruxelles, dedicato alle riforme della zona euro, alla ricerca del delicato equilibrio tra condivisio­ne e riduzione dei rischi, ovvero la scelta di una vera solidariet­à anche economica oppure no. È allora che dovrà decidere con chi stare.

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