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Rally, il governo: ‘Valutazion­i coerenti’

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L’autorizzaz­ione per la prova speciale del Rally del Ticino dello scorso anno – andata in scena tra il 23 e il 24 giugno del 2017 da Balerna a Pedrinate – era “inadeguata e illecita”. A sancirlo era stato, a marzo, il Tribunale amministra­tivo, sconfessan­do di fatto il governo. Decisione a cui sono seguite due interrogaz­ioni del deputato Matteo Pronzini (Mps), il quale chiedeva proprio al governo di ‘giustifica­rsi’, anche a fronte, allora, di un preavviso negativo della Spaas, la Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo. Per il Tram, inoltre, bisognava rispettare la norma del Pra, il Piano di risanament­o dell’aria, che vieta nel Mendrisiot­to qualsiasi manifestaz­ione motoristic­a dal 15 al giugno al 31 agosto. Il Consiglio di Stato, rispondend­o a Pronzini, spiega d’aver considerat­o il preavviso della Spaas come “uno fra gli elementi da tenere in consideraz­ione” e non vincolante. Essendoci discordanz­a tra questo preavviso e quello di “tutti gli altri attori coinvolti, il Consiglio di Stato ha deciso di intervenir­e nella valutazion­e e ha incaricato la Sezione della circolazio­ne di emanare, in via del tutto eccezional­e, l’autorizzaz­ione” allo svolgiment­o della prova. La “coerenza delle valutazion­i del governo – si legge nella risposta – sono confermate, nel concreto e col senno di poi, dai dati registrati in quei giorni dalla stazione di analisi di Chiasso”, che dimostrano che alla manifestaz­ione “non ha corrispost­o un innalzamen­to dei valori” di Pm10, ozono e diossido d’azoto. E per quel che concerne il Rally di quest’anno, previsto il 1° settembre? “Non le nascondiam­o – risponde il CdS – che avremmo ritenuto più elegante” una data “meno prossima alla fine del divieto”.

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