James non basta, c’è J.R. Smith
Non è bastato uno stratosferico LeBron James da 51 punti – suo massimo in carriera alle Finals, il sesto giocatore della storia capace di segnare almeno 50 punti nella serie che mette in palio l’anello (gli altri sono Baylor, Barry, Jordan, West e Pettit) –, 8 assist e altrettanti rimbalzi per evitare la sconfitta 124-114 all’overtime dei suoi Cleveland Cavaliers in gara 1 della finale Nba in casa dei Golden State Warriors, salvati dai 53 punti in due degli “Splash Brothers” (29 Stephen Curry e 24 Klay Thompson) e dagli ulteriori 26 di Kevin Durant (seppur non precisissimo al tiro con un 1 su 7 da tre punti). A graziare i campioni in carica anche la sbadataggine di J.R. Smith, che a meno di 5 secondi dalla quarta sirena sul 107 pari ha sprecato il pallone della vittoria perché credeva che i suoi fossero in vantaggio. Domenica sempre a Oakland gara 2.