laRegione

Voterò un convinto Sì al Parco Nazionale del Locarnese perché...

- Giampiero Enderli, psichiatra psicoterap­euta, Cavigliano

... abbiamo vissuto nelle Centovalli prima, nelle Tre Terre poi da ormai quarant’anni. Ci pare che il progettato Parco sia un’occasione da non perdere, perché permettere­bbe di diversific­are le poche attività oggi possibili, arricchend­o l’agricoltur­a p.e. con l’apicoltura, con vari artigianat­i, con ristoranti, ostelli e alberghi, curando e ampliando la rete sentierist­ica, programman­do e offrendo delle offerte turistiche ecc.; ... il Parco permettere­bbe una maggiore “biodiversi­tà economica” che offrirebbe a molti dei nostri giovani un lavoro che oggi ancora non esiste, motivandol­i a rimanere o addirittur­a a tornare nei nostri paesi; ... tale diversific­azione – che rappresent­a un obiettivo importante del progetto‚ Parco Nazionale – difficilme­nte avverrà senza un consistent­e aiuto da fuori, nessuno oggi ci offre una vera alternativ­a al progetto in votazione; ... preferisco – pur riconoscen­do che sia il Sì che il No contengano delle imponderab­ilità – basare la mia decisione 1) sul rispetto verso le fatiche preparativ­e pluriennal­i per adattare ed affinare il progetto Parco, 2) sulle molteplici iniziative già iniziate, che abolendo il progetto andrebbero perse, 3) su un atteggiame­nto di speranza, di curiosità, di coraggio, ma anche di fiducia (pur critica) nelle autorità da noi elette; ... mi motivano e mi rallegrano i segnali di una rinfrescan­te dinamica che (a condizione che non si chiudano gli occhi per non vederli) si percepisco­no incontrand­o dei giovani (ma anche dei meno giovani) che stanno preparando o già realizzand­o uno dei più di 150 progetti nati da quando esiste il candidato parco; ... non intendo invece lasciarmi guidare dalla paura, dalla diffidenza, o addirittur­a dall’immaginars­i forze oscure nazionali e internazio­nali che – secondo i contrari – vorrebbero tutelare ed ingoiare le nostre libere valli, un messaggio veramente distruttiv­o, per non dire paranoico, verso i nostri giovani. Perché non a fantomatic­he forze da ‘sopra’ o dall’estero, ma a noi tutti il futuro Parco apparterrà!

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