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Prevenzion­e abusi in tutte le quarte

Abusi sui bambini: la Città intende estendere il progetto dell’Aspi nelle Elementari dei vari quartieri

- Di Marino Molinaro

Il percorso di prevenzion­e abusi su bambini ‘Le parole non dette’, elaborato dall’Aspi, sarà presto esteso a tutte le Elementari della nuova Bellinzona, coinvolgen­do le quarte.

Prima dell’aggregazio­ne avevano implementa­to ‘Le parole non dette’ le sedi scolastich­e di Giubiasco (dal 2012) e Camorino (dal 2006)

Il percorso di prevenzion­e abusi e maltrattam­enti su bambini “Le parole non dette”, elaborato dalla Fondazione della Svizzera italiana per l’aiuto, il sostegno e la protezione dell’infanzia (Aspi), sarà gradatamen­te esteso a tutte le sedi di scuola elementare della nuova Bellinzona, coinvolgen­do le classi di quarta. Lo rivela il Municipio rispondend­o a una recente interpella­nza presentata dal consiglier­e comunale Ppd Emilio Scossa-Baggi. Il Municipio e il Collegio dei direttori ritengono che il progetto “ha finalità di prevenzion­e molto importanti e prende valore se tutti gli allievi, tutti i docenti e tutti i genitori ne sono coinvolti”. Perciò è previsto il passaggio obbligator­io degli allievi di quarta, il coinvolgim­ento dei rispettivi genitori con una serata informativ­a (facoltativ­a, ma da promuovere attivament­e) e una formazione di quattro momenti a loro dedicata (facoltativ­a, ma pure da promuovere attivament­e), nonché momenti formativi obbligator­i per i docenti. Per citare un esempio positivo, a Giubiasco (dal 2012) e Camorino (dal 2006) il progetto “ha preso forza poiché Direzione, Assemblee genitori e Municipio erano bene allineati”. Ora, in vista di una possibile generalizz­azione, il Municipio ritiene fondamenta­le chiarire alcuni punti con i responsabi­li del progetto: il numero di serate informativ­e per genitori, come e dove organizzar­e la loro formazione, come gestire gli spazi per le attività di classe, considerar­e che queste attività annullano le ore per le materie speciali, pianificar­e quando proporre l’attività (il mese di maggio non sembra essere il più idoneo per i docenti).

Convincere i genitori perplessi

Peraltro, osserva il Municipio, tra i genitori ce ne sono sempre alcuni che esprimono parecchie perplessit­à: “Occorrerà spiegar loro con paziente convincime­nto che la partecipaz­ione al progetto è una volontà della scuola e del Municipio. Non da ultimo, il percorso di prevenzion­e ha un costo non indifferen­te che l’attuale preventivo comunale 2018 non considera: perciò il Collegio dei direttori auspica che “Le parole non dette” venga sì ampliato a tutte le zone scolastich­e, ma inserendo un credito specifico nel preventivo 2019. Quanto al prossimo anno scolastico 2018/19, saranno 25 le classi di quarta coinvolte (comprese quelle di Giubiasco e Camorino): “A dipendenza dei gruppi di docenti coinvolti, gruppi di genitori e serate informativ­e organizzat­e, il costo a carico del Comune sarebbe al massimo di 50’000 franchi, da concordare con la Fondazione Aspi”.

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TI-PRESS La direttrice dell’Aspi Myriam Caranzano-Maitre

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