laRegione

Sponsorizz­azioni gonfiate, attese le rogatorie

Il procurator­e generale John Noseda ‘costretto’ a passare il dossier a un collega

- Di Marco Marelli

È in attesa delle rogatorie chieste alla Procura di Ivrea dalle autorità svizzera l’inchiesta del procurator­e generale John Noseda che vede coinvolte la Forward Racing, scuderia motociclis­ta, e la Media Action di Agno, entrambe riconducib­ili a Giovanni Cuzari, ex finanziere a lungo in servizio a Lavena Ponte Tresa. «Speravo di riuscire a chiudere le inchieste prima di andare in pensione, per cui a questo punto debbo passare la mano al collega che è in procinto di prendere il mio posto» ci dice il procurator­e generale Noseda, incontrato a Manno in occasione della presentazi­one del libro ‘Il Ticino dei colletti sporchi’ scritto dal giornalist­a Francesco Lepori. A questo punto non è possibile fare previsioni su quando si concludera­nno le inchieste a carico di Giuseppe Corrotto, ex brigadiere della Guardia di Finanza di Ivrea. Nella città eporediese sono radicate tutte le indagini che hanno avuto in Corrotto la stella polare, attorno alla quale hanno ruotato tutti gli altri personaggi coinvolti a vari livelli in vicende di sponsorizz­azioni sportive gonfiate nel mondo delle due ruote, con lo scopo di stornare soldi in nero dopo essere passati dal Ticino, soprattutt­o da banche di Lugano, dove l’ex brigadiere ha vissuto a lungo e operato come broker finanziari­o. Corrotto in Piemonte ha già subito due processi, terminati con altrettant­e condanne. In precedenza il broker aveva patteggiat­o 4 anni a Rimini, oltre che per fatture false, emesse da società di comodo, anche per frode fiscale e soprattutt­o per riciclaggi­o. Attività quest’ultima svolta a Lugano, dove era titolare di una società, successiva­mente trasferita a Chiasso, anch’essa al centro di una inchiesta della procura ticinese. Anche per questa seconda inchiesta numerose le trasferte a Ivrea degli investigat­ori svizzeri. A Lugano attendono le rogatorie, passaggio essenziale per tirare le fila. Il broker eporediese arrestato in riva al Ceresio, nei giorni immediatam­ente successivi al fermo di Cuzari e a quello del capouffici­o dell’ispettorat­o fiscale, alla polizia giudiziari­a aveva ammesso le sue responsabi­lità. Per quanto è dato a sapere Corrotto avrebbe fatto rivelazion­i sulle quali si è chinata la Procura di Ivrea. Fors’anche per questo che a Lugano tardano ad arrivare gli esiti delle rogatorie. L’attenzione sarebbe puntata su tre società riconducib­ili al broker: due in Italia, la terza negli Stati Uniti, con conti correnti a Lugano. Un giro illegale assai ampio, quello delle sponsorizz­azioni fittizie, che se per Corrotto si ferma al Gran Premio motociclis­tico, in diversi settori sportivi coinvolge altri attori, per svariati milioni di euro, come hanno riportato alcune inchieste giornalist­iche che hanno aperto il coperchio di una pentola dove ribolle una realtà tutta ancora da conoscere e indagare.

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