Medici arroganti, infermieri da ascoltare
In vari ospedali l’infermiera non sfida il medico, soprattutto se anziano, anche se ha ragione. «Ricordo in un grande ospedale americano, un giovane chirurgo stava pulendo la ferita di un paziente e non si era lavato le mani, non aveva né guanti, né mascherina. L’infermiera gli ha fatto notare l’errore e lui l’ha umiliata. Il giorno successivo il primario ha dato una lavata di capo al medico, minacciando di licenziarlo e l’ha obbligato a scusarsi con l’infermiera che aveva ragione. Questo agire promuove una cultura della segnalazione, ma succede in pochi ospedali perché ci si abitua a tollerare atteggiamenti arroganti che non dovrebbero essere tollerati. Spesso chi vede qualcosa di sbagliato ha timore di segnalarlo», spiega il professor Liam Donaldson. Anche le vittime non sempre denunciano, a volte perché indebolite da lotte per arrivare alla verità. «Molti ospedali temono di ammettere l’errore perché non vogliono finire in prima pagina e diventare il bersaglio dei media. La segnalazione dovrebbe servire per imparare dagli errori, non per criticare la struttura», precisa l’esperto. Spesso la cultura della colpa non favorisce l’emergere di errori ed è pur vero che quando la macchina della giustizia si mette in moto cerca il responsabile dell’errore.