Lontana l’intesa su ‘Dublino 2’
Lussemburgo – Sono almeno una dozzina i Paesi dell’Unione europea pronti a respingere la proposta di riforma del regolamento di Dublino della presidenza bulgara, che sarà analizzata oggi a Lussemburgo dai ministri degli Affari interni, in vista del vertice Ue di fine giugno. Oltre ai due estremi opposti: i quattro Paesi Visegrad e il fronte mediterraneo guidato dall’Italia (con una certa disponibilità a negoziare greca, e maltese, in attesa di conoscere le intenzioni del nuovo governo spagnolo), anche i tre Baltici si sono messi di traverso, sulla parte che riguarda i ricollocamenti obbligatori dei richiedenti asilo. Contraria anche l’Austria, tiepida l’Olanda, mentre è atteso un riposizionamento dalla Slovenia, dopo la vittoria elettorale del Partito democratico sloveno, anti-immigrazione. Pronti a lavorare sull’attuale bozza, invece, Germania e Francia, assieme ad un altro gruppo di Paesi, tra cui il Lussemburgo. Secondo alcune fonti, al vertice di fine mese, il confronto potrebbe finire su un binario morto, per ripartire su nuovi presupposti con la presidenza austriaca, puntando sulla messa in sicurezza delle frontiere esterne e sui rimpatri.