Sulle strade a tutta… elettricità
Veicoli e sistemi di ricarica: il Consiglio di Stato propone un credito quadro
Tre milioni di franchi per incentivare l’acquisto di veicoli totalmente elettrici e lo sviluppo degli impianti di ricarica a domicilio e presso i datori di lavoro. È il credito quadro che il Consiglio di Stato sottopone all’approvazione del parlamento, ritenendo che per ridurre le emissioni atmosferiche prodotte dal traffico motorizzato e raggiungere gli obiettivi del Pec, il Piano energetico cantonale, sia “indispensabile” poter “finanziare” la diffusione di veicoli completamente elettrici. Nonostante oggi in Svizzera vi siano quattordici marche che commercializzano automobili totalmente elettriche, in Ticino alla fine del 2017 erano immatricolati poco meno di mille veicoli elettrici, afferma il governo nel messaggio licenziato negli scorsi giorni. “Anche se queste cifre sono incoraggianti, se paragonate alla situazione che avevamo solo pochi anni fa, siamo dell’opinione che la diffusione della mobilità elettrica debba essere ancora promossa attivamente”, sottolinea l’Esecutivo cantonale. “Infatti, il contributo finanziario si pone l’obiettivo di diminuire la differenza di prezzo d’acquisto rispetto a veicoli di pari categoria ma con motorizzazioni meno efficienti, che costando meno sono più facilmente scelti dagli acquirenti. Con il credito quadro, abbinato a un contributo di pari entità riconosciuto dagli importatori, ci prefiggiamo – scrive ancora il Consiglio di Stato – di raddoppiare in quattro anni il parco dei veicoli circolanti totalmente elettrici, quale elemento aggiuntivo a supporto della mobilità sostenibile nel nostro cantone”. Gli approfondimenti fatti nei primi mesi di quest’anno presso gli importatori svizzeri, che hanno in listino automobili totalmente elettriche, “hanno permesso di confermare il loro interesse per questa azione promozionale”. Non solo. Anche la sezione ticinese dell’Unione professionale svizzera dell’automobile (Upsa) “si è espressa a favore di questa modalità di incentivazione”. Parallelamente il governo considera necessario “promuovere l’allestimento dell’infrastruttura di ricarica domestica e presso i datori di lavoro, indispensabile ai fini della diffusione dell’elettro-mobilità, con l’obiettivo di incrementarne il contingente di un migliaio di unità”.