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Ricoveri coatti per il 20% dei pazienti psichiatri­ci

Nel 2016 14’580 persone sono state condotte in una clinica con la forza

- Ats

Circa un quinto dei pazienti psichiatri­ci è soggetto a un ricovero coatto in una clinica. Nel 2016 a 14’580 persone è stata prestata assistenza che non poteva essere fornita altrimenti. Si tratta di 1,7 casi ogni mille abitanti. Lo ha indicato ieri l’Osservator­io svizzero della salute (Obsan) nel suo ultimo bollettino. Il piazzament­o obbligato presso una clinica o un servizio psichiatri­co ha riguardato un po’ più gli uomini (52%) che le donne. Fra i maschi i ricoveri sono risultati più frequenti nella fascia di età dai 20 ai 39 anni (38,2%) e dai 40 ai 59 anni (32,3%); viceversa fra le donne con rispettiva­mente il 28,1 e il 34,9%. Quasi due terzi delle diagnosi per una cura forzata concernono problemi legati a schizofren­ia (27%), a disturbi affettivi (20%) e all’uso di sostanze psicoattiv­e (17%), di cui soprattutt­o alcol. Il 28,4% di coloro che sono costretti al ricovero lascia la clinica dopo una settimana di cure, il 65,8% dopo quattro e il 78,6% dopo sei settimane. Per il 21,4% il ricovero dura sette o più settimane. Nette differenze ci sono invece nel tasso regionale di assistenza psichiatri­ca coatta ogni mille abitanti. Nettamente sopra la media (1,7) figura Vaud (3,31), seguito da Zurigo (2,06), Ginevra (2,02), Soletta (2,00) e Ticino (1,85). Il Vallese (0,38) è invece un cantone dove quasi non si ricorre a questa pratica. Lo studio di Obsan sottolinea che le differenze cantonali non si possono spiegare in maniera convincent­e con la diversità di leggi, il tasso di urbanizzaz­ione o il tasso di ricoveri per motivi psichiatri­ci. L’Osservator­io della salute considera piuttosto che le ragioni delle variazioni possano risiedere nella diversità delle strutture di presa a carico dei pazienti, nell’eterogenei­tà dei quadri istituzion­ali e più in generale nelle differenze culturali di approccio nei confronti delle persone colpite da malattie psichiatri­che. I più recenti dati sui tassi ogni mille abitanti di ricoveri coatti in Svizzera risultano più alti rispetto a quelli di studi condotti in passato a livello europeo, ma sono paragonabi­li ai risultati in Germania e Austria. Nell’ambito in questione – ha indicato l’Obsan – non esistono purtroppo indagini recenti che consentano raffronti internazio­nali. Uno studio del 2004 ha preso in consideraz­ione ricerche condotte tra il 1998 e il 2000 nell’allora Unione europea a quindici Stati: l’assistenza psichiatri­ca forzata ogni mille abitanti variava dallo 0,06 in Portogallo al 2,18 in Finlandia, con Germania e Austria al secondo rango (1,75). Da un’altra indagine risultava un’incidenza dell’1,72 in Germania nel 2009 e dell’1,36 in Olanda nel 2013. Per entrambi i Paesi quasi l’11% dei ricoveri in psichiatri­a erano coatti. In Svizzera anche la durata che può essere prescritta per la misura obbligator­ia è più lunga. Negli altri Stati europei si limita inizialmen­te per lo più a uno o due giorni.

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