Alla ricerca di ‘cervelli audaci’
In origine – dieci anni fa – era noto con il nome di ‘Premio Bsi’ ed era destinato alla migliore idea imprenditoriale in Ticino. Pochi anni dopo, nel 2014, il concorso cambiò nome e divenne ‘StartCup Ticino’. I promotori erano il Centro di promozione startup dell’Usi e la Fondazione Agire. Negli anni scorsi si è aggiunto il Dipartimento delle finanze e dell’economia mentre il sostegno finanziario è garantito dalla banca Efg. Da quest’anno il premio cambia ancora e si pone l’obiettivo di diventare un vero e proprio acceleratore di startup cosiddette ‘early stage’ allargando l’orizzonte anche oltre San Gottardo. «Boldbrain startup challenge nasce con l’intento di offrire a 20 startup alle prime armi, un percorso formativo di tre mesi che le aiuti ad assumere un’identità e a proseguire in modo solido nell’impostazione del proprio business», spiega Barbara Vannin, project manager delle Fondazione Agire. Il programma prenderà avvio il prossimo settembre ma è già possibile da subito inoltrare le candidature sul sito Il termine ultimo è il 5 di agosto. Tra le condizioni di ammissione vi è quella della residenza in Svizzera almeno da un anno degli startupper (se si tratta di un team, almeno uno deve essere residente in Svizzera). In palio ci sono premi in denaro per un totale di 120mila franchi e altre prestazioni per un valore complessivo di oltre 50mila franchi. «Con il premio Boldbrain (letteralmente ‘cervelli audaci’, ndr) vogliamo creare le premesse per una cultura imprenditoriale che nasca dal mondo accademico. Il progetto, infatti, mira da un lato a un recupero di ‘cervelli’ che per ragioni di studio si sono allontanati dal Ticino e dall’altro ad attrarre delle idee imprenditoriali innovative», spiega invece Alcide Barberis, direttore del Centro promozione startup. Obiettivi coerenti con lo sviluppo economico del Dfe, come conferma Stefano Rizzi, direttore della divisione dell’economia.