Oltre mezzo milione in 18 anni
È il disavanzo accumulato per la gestione dei Castelli di Bellinzona. Ora ci sarà un audit esterno
La Lega: dimissioni per cattiva gestione. La presidente Otr Flavia Marone: nessuna decapitazione.
C’è un ‘buco’ di 580mila franchi che pesa sulla gestione dei tre Castelli di Bellinzona, patrimonio Unesco. A confermarlo, dopo le anticipazioni riferite ieri della sezione bellinzonese della Lega, sono il Municipio cittadino in un comunicato e la presidente dell’Organizzazione turistica regionale (Otr) Bellinzonese e Alto Ticino Flavia Marone da noi raggiunta. Il disavanzo si è cumulato fra il 2010 e il 2017, ma come precisa la presidente Otr una voce conteggiata nel 2010 è riferita ai 10 anni precedenti, ciò che dilaziona lo scoperto su un arco di 18 anni. Più precisamente l’esecutivo scrive che la somma sarebbe da ricondurre per “100mila franchi a costi straordinari per prestazioni di Otr precedenti al 2010, per 170mila franchi all’imposizione (non prevista e non richiesta sino al 2017) dell’Iva da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni, per 100mila franchi a costi generati dall’apertura prolungata dei manieri tra il 2015 e il 2017, per 145mila franchi per deficit delle attività espositive e per 65mila franchi per ammortamenti non contabilizzati”. Tolta la spesa per l’Iva e gli ammortamenti, si tratta di un disavanzo di quasi 20mila franchi in media all’anno. La presidente Marone invita a contestualizzare lo scoperto alla luce dell’arco di tempo piuttosto ampio ma anche del fatto che ogni anno viene investito oltre un milione di franchi per i Castelli da parte degli attori coinvolti. Inoltre sottolinea che in questi 18 anni i manieri hanno subito una certa evoluzione per quanto riguarda l’offerta (per esempio con 5-6 mostre all’anno rispetto a 1-2 in passato e con un’apertura stagionale prolungata). La gestione è regolata dal 2000 da una Convenzione – rinnovata nel 2010 – scaduta il 31 dicembre 2017 e prorogata sino a fine 2018. Accordo sottoscritto da Cantone (proprietario dei manieri), Otr e Città. In base a quest’intesa, il Cantone concede all’Otr l’uso e la gestione dei Castelli e delle murate. Da parte sua, l’Otr si impegna a tenere la relativa contabilità, sottoponendo i bilanci e la necessaria documentazione per verifica all’Ufficio della gestione finanziaria e del controlling del Dipartimento del territorio.
Una supervisione tripartita
La convenzione ha inoltre istituito una Commissione di supervisione composta da tre rappresentanti (di cui il presidente) del Cantone, uno dell’Otr e uno della Città. Proprio per questo Marone rispedisce al mittente le accuse di cattiva gestione avanzate dalla sezione bellinzonese della Lega, che nel comunicato chiedeva le dimissioni immediate dei responsabili. «Non c’è stata alcuna malversazione, né mala gestione e quindi non ci sarà alcuna decapitazione – dichiara –. Le decisioni in merito alla gestione dei manieri sono sempre state prese in modo tripartito e non è quindi accettabile puntare il dito contro una singola persona o ente». Attualmente Cantone, Otr e Città – scrive quest’ultima – stanno “valutando ed elaborando delle modalità per coprire il disavanzo registrato”. Il sindaco Mario Branda precisa che i soldi non mancano dalle casse della Città, c’è disponibilità a trovare una soluzione per il bene del promovimento turistico.
Lo scoperto è venuto alla luce a fine 2017
Negli scorsi giorni Municipio, Cantone e Otr hanno deciso di ordinare un audit esterno per chiarire le procedure e i meccanismi decisionali e contabili che hanno condotto allo scoperto, di cui Marone è venuta a conoscenza a fine 2017, quando l’ex direttore dell’Otr Gianluca Cantarelli ha rassegnato le dimissioni dalla carica di capoprogetto per il rilancio dei castelli. A quel punto Marone ha informato Città e Cantone al fine di definire i passi successivi. Il tutto, viene precisato, si muove su un binario parallelo rispetto al progetto di valorizzazione dei manieri, affidato lo scorso marzo dal Comune a due esperti esterni. Sulla gestione di quest’ultimo tema, il Municipio è chiamato a rispondere ad alcuni quesiti sottoposti dalla consigliera leghista Lelia Guscio in un’interpellanza inoltrata martedì.