I 50 anni della Mostra di scultura
Gambarogno, al via i lavori per l’allestimento della rassegna fondata nel 1968
Sono iniziati a Vira Gambarogno i lavori per l’allestimento della Mostra internazionale di scultura all’aperto. Quest’anno si festeggia il 50esimo dell’importante appuntamento artistico iniziato nel lontano 1968 dal professore e artista Edgardo Ratti. Quell’anno risuonava l’eco del maggio francese e la contestazione giovanile s’accendeva tra piazze e scuole, anche in Ticino. Il Circolo di cultura proponeva nel Gambarogno, concentrato nel villaggio di Vira, il “Premio nazionale di scultura all’aperto”. Un successone di pubblico e di critica, tra favorevoli e contrari. Primo premio a Bernhard Luginbühl, allora 39enne, con la monumentale opera in ferro “Zyklop”, oggi collocata in una piazza di Amburgo. Oggi, 50 anni dopo, l’Associazione Gambarogno-Arte, costituitasi nel 2000, propone dal 17 giugno al 9 settembre l’edizione numero 13 sempre tra le vie e le piazze di Vira, con il titolo “G’18 – Testimonianze”. Riunisce infatti alcune delle testimonianze artistiche lasciate da 17 artisti, nel frattempo scomparsi, che hanno fatto parte del nutrito drappello di 375 scultori le cui opere sono state presentate di edizione in edizione in quella che familiarmente viene chiamata “G”, e continua ad essere una delle massime rassegne nazionali e internazionali di scultura all’aperto. Di volta in volta si è estesa con appendici in altre località del Ticino, da Ascona a Minusio, da Bellinzona a Lugano. La prossima non sarà una mostra di memorie e di ricordi, ma di confronti tra artisti che hanno concorso a fare la storia della scultura del nostro tempo all’interno di un evento, che ha contribuito in misura notevole e da una prospettiva culturale, a far conoscere il Gambarogno e questa parte del lago Maggiore a livello internazionale. L’evento riunisce artisti internazionali tra i maggiori del Novecento, alcuni dei quali hanno partecipato a più riprese alla “G”, accanto ad altri che hanno contribuito in modo importante a qualificare la scena della scultura in Svizzera, nell’area svizzero-italiana e in Ticino. Accanto a loro, una piazzetta di Vira accoglie 5 opere di Edgardo Ratti (Agno 1925), cofondatore e già presidente del “Circolo di cultura del Gambarogno”, iniziatore cinquant’anni fa ed organizzatore delle mostre della “G” fino al 2000 e ancora oggi valido collaboratore di Gambarogno-Arte.
Scultura volante
Arriverà stamane dal cielo, appesa al gancio di un elicottero, una delle sculture della mostra in corso di allestimento. L’eccezionale trasporto di quest’opera d’arte, proveniente dal Canton Berna e dal peso di circa 2 tonnellate, sarà assicurato da un Kamov KA32 della Heliswiss in grado di sollevare fino a 5mila kg. La scultura sarà posata sul lungolago di Vira. Durante tutta l’estate l’esposizione presenterà oltre una quarantina di opere di 17 differenti scultori. Il via ufficiale è previsto domenica prossima 17 giugno.