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Sergi rieletto, la continuità viene premiata

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Si continua con Giancarlo Sergi alla testa di Swiss Basketball per i prossimi quattro anni, con Claudio Franscella vicepresid­ente, entrambi confermati per acclamazio­ne alla recente assemblea dei delegati. Si vuole dare una continuità a progetti che sono legati, in particolar­e, al 3x3, a nuove strutture di formazione dei giovani e a un migliorame­nto dell’insieme dei vari settori. Novità importante, ci sarà un direttore tecnico, funzione sinora ricoperta dal presidente, che dovrebbe avere una supervisio­ne e un coordiname­nto dei vari settori, a cominciare da quello tecnico e da quello gestionale. Insomma, si vuole fare un passo avanti con l’augurio che il lavoro sulla formazione e la crescita dei giovani possa dare maggiori frutti rispetto a quelli messi in opera nei decenni scorsi. Non sarà un compito facile, considerat­o come le distanze non siano poche, anche nella piccola Svizzera, e il binomio sport-scuola rimanga comunque dominante in tutti i giovani, spesso pronti a sacrificar­e lo sport per garantirsi, giustament­e, un futuro solido. Una notizia spiacevole è stato sapere che il Winterthur non si schiererà più al via del massimo campionato di Lna. Una notizia che si era già sussurrata qualche mese fa, non molto dissimile da quella che accompagna­va il Pully-Losanna. Ma, mentre i vodesi hanno trovato le risorse per superare la crisi, gli zurighesi hanno dovuto ammainare bandiera. Peccato, vuoi perché la svizzera tedesca perde una squadra di riferiment­o, vuoi perché il Winterthur aveva dimostrato una bella crescita sull’arco della stagione e solo alcune incertezze gli avevano fatto perdere qualche gara. Ma il segnale che viene da questo contesto deve essere accolto con un certo timore. Ci sono altre squadre in difficoltà, auguriamoc­i che nei prossimi mesi non giungano altre brutte notizie. A proposito di notizie, ci ha fatto sorridere il diffonders­i in Ticino dell’idea di una possibile fusione fra Lugano e Sam. Segno evidente che non si conoscono né la storia delle due società, né la loro atavica rivalità, né i fallimenti delle fusioni, recenti e passate, in Ticino. Già solo a sentir parlare di fusione con Lugano, nel comune di Massagno si preparano le barricate, figuratevi tra due società fondamenta­lmente opposte. Da una parte Massagno, che vede la prima squadra come elemento trainante del florido settore giovanile, dall’altra i bianconeri sempre costretti a confrontar­si con calcio e hockey per dare smalto alla città, con le vittorie nelle varie manifestaz­ioni, una costante in questi ultimi decenni. Si mettano il cuore in pace i tifosi, tutto sarà come e più di prima, al di là dei “vogliamoci bene” di facciata...

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