Viavai ticinese nei Grigioni
‘A Zugo per crescere ancora’: con un anno d’anticipo Simion lascia il Davos, che ufficializza l’arrivo di Pestoni.
È una giornata di mercato tutta ticinese a Davos. Dove, alla notizia della partenza, anticipata di un anno rispetto alla naturale scadenza del contratto, di Dario Simion, fa eco quella dell’arrivo, pure lui con un anno di anticipo rispetto all’accordo precedentemente stipulato con lo Zurigo, di Inti Pestoni. A Davos, Simion ci aveva giocato le ultime quattro stagioni: alla Vaillant Arena, il locarnese era arrivato nella stagione 2014/15 – festeggiando subito la conquista del titolo svizzero – dopo essersi fatto le ossa a Lugano. Per le prossime due stagioni giocherà con lo Zugo. «Cercavo una nuova sfida, che mi permettesse di progredire ulteriormente – spiega l’ala 24enne –. Volevo qualcosa che potesse rilanciarmi dopo l’ultima stagione, che non è stata molto brillante (5 reti e 10 assist in 56 partite tra regular season e playoff la scorsa stagione per lui, ndr). Ne ho parlato con allenatore e dirigenti, e assieme abbiamo valutato la proposta di Zugo, che è sembrata subito molto interessante». Per Simion si chiude così un capitolo, quello alla corte di Del Curto, determinante nella sua crescita sportiva: «Il titolo vinto al mio primo anno a Davos è stata un’emozione indimenticabile. Quelli nei Grigioni sono anche stati i miei primi anni da professionista, visto che quando ero a Lugano studiavo ancora. Questi quattro anni mi hanno permesso di crescere parecchio, come giocatore ma anche come persona. È stato un capitolo importante, nella mia carriera e nella mia vita: non li dimenticherò mai. Ho imparato ad abituarmi a una nuova real-
tà, lontano da casa, familiari e amici di infanzia. A Zugo, Simion ci va con ben altra prospettiva rispetto a quando, quattro anni fa, si era presentato alla corte di Arno Del Curto. Ora ci va da giocatore maturo. «Sì e no. Io resto comunque dell’idea che un giocatore può sempre migliorare, ma è chiaro che con un paio d’anni di esperienza sulle spalle, puoi portare qualcosa in più nello spogliatoio. In questo senso sì, mi sento pronto ad assumermi maggiori responsabilità e ricoprire un ruolo più importante all’interno della squadra».
A Zugo, considerato il tasso tecnico della rosa, sarà tuttavia ancora più difficile che a Davos rivendicare spazio... «È vero, ma in fondo questa è una realtà che si riscontra un po’ in tutte le squadre della Svizzera: la concorrenza diventa più agguerrita di stagione in stagione. È sempre più difficile ritagliarsi spazio, ma d’altro canto questo è uno degli aspetti che aiuta a crescere. È una nuova sfida per me». Da una squadra competitiva a un’altra altrettanto ambiziosa: cosa ti aspetti da questo cambiamento? «Le mie aspettative
sono sempre le stesse. Io voglio migliorare il più possibile, e personalmente ritengo che Zugo sia la squadra ideale per fare il prossimo passo avanti». Prima di toccare con mano la nuova realtà, Simion dovrà comunque ancora pazientare un po’: «Per ora mi tengo in forma seguendo il precedente programma di allenamento personale, che poi verrà strutturato in accordo col responsabile della preparazione atletica dello Zugo. Una volta definiti modalità e tempi, mi sposterò a Zugo, e mi unirò al resto dei miei nuovi compagni».
‘Inti? Saprà ritrovarsi’
Per un Simion che parte, a Davos c’è un Pestoni che arriva: cosa ti senti di dire a Inti? «Spero che a Davos possa divertirsi e al tempo stesso mettere in pista tutte le sue qualità. Anche se negli ultimi anni a Zurigo ha incontrato qualche difficoltà, è un ottimo giocatore, e sono convinto che saprà dimostrarlo a Davos. I numeri per fare bene e la volontà di impegnarsi a fondo non gli mancano, e sono persuaso che Arno saprà sfruttare queste sue risorse per riuscire a farlo tornare quel grande giocatore che era prima».